Truffa all'Inps con le Truffa di disoccupazione, malattia e di maternità dichiarando l'assunzione di braccianti che in realtà - questa l'accusa che ha trovato riscontro nella sentenza di primo grado- non avrebbero mai lavorato. La sentenza di ieri sera ha condannato 41 dei 42 imputati nel processo nato dall'inchiesta del pubblico ministero della Procura di Lecce, Maria Consolata Moschettini, e della Guardia di finanza. L'assoluzione, peraltro, è stata decisa dal giudice della seconda sezione penale, Stefano Sernia, per tenuità del fatto.
L'azienda agricola
L'impianto accusatorio mette al centro l'imprenditrice Marianna Perrotta, sette anni di reclusione la condanna.
Le 41 condanne
Questa la decisione del giudice: sette anni per Marianna Perrotta, 45 anni, di Surbo; due anni e quattro mesi per Marta Bellavista, 37 anni, di Squinzano; un anno e due mesi per Alessandra Calò, 36 anni, di Surbo; tre anni e tre mesi per Anna Calò, 64 anni, di Surbo; un anno e cinque mesi per Cristina Calvara, 46 anni, di Surbo; due anni e quattro mesi per Sabrina Capraro, 40 anni, di Squinzano; un anno e sette mesi per Elisabetta Caretto, 41 anni, di Trepuzzi; un anno e cinque mesi per Maria Regina Catalano, 52 anni, di Trepuzzi; due anni e nove mesi per Natascia Catanzaro, 36 anni, di Surbo; due anni ed undici mesi per Vita Colucci, 46 anni, di Campi Salentina; un anno e mezzo per Antonio De Matteis, 59 anni, di Campi; due anni e mezzo per Sonia Del Fato, 43 anni, di Surbo; un anno e due mesi per Anna Fasano, 49 anni, di Surbo; due anni e tre mesi per Maria Rosaria Fasano, 45 anni, di Surbo; un anno e due mesi per Claudio Giordano, 55 anni, di Trepuzzi; un anno e mezzo per Cosimo Giordano, 56 anni, di Trepuzzi; un anno e due mesi per Lucio Giordano, 52 anni, di Trepuzzi; un anno e due mesi per Anna Greco, 61 anni, di Surbo; tre anni e quattro mesi per Irene Ingallo, 40 anni, di Trepuzzi; tre anni e quattro mesi per Monica Ingallo, 45 anni, di Trepuzzi; due anni per Vincenzo Ingallo, 47 anni, di Trepuzzi; due anni e due mesi per Lucia Macchia, 49 anni, di Trepuzzi; due anni ed otto mesi per Giuliana Margiotta, 47 anni, di Trepuzzi; un anno e quattro mesi per Marina Marzo, 41 anni, di Trepuzzi; un anno e nove mesi per Nicoletta Mazza, 38 anni, di Trepuzzi; due anni e due mesi per Lucia Miglietta, 47 anni, di Trepuzzi; un anno e quattro mesi per Giuseppe Muccio, 44 anni, di Trepuzzi; un anno e nove mesi per Emanuele Palma, 41 anni, di Squinzano; un anno e quattro mesi per Marco Palma, 31 anni, di Squinzano; un anno ed otto mesi per Enrico Parlangeli, 51 anni, di Trepuzzi; due anni ed otto mesi per Palma Perrotta, 40 anni, di Surbo; un anno e cinque mesi per Enzo Petrucci, 56 anni, di Trepuzzi; un anno e quattro mesi per Gianluca Petrucci, 40 anni, di Squinzano; due anni e due mesi per Paolo Petrucci, 38 anni, di Squinzano; due anni per Alessandra Renna, 47 anni, di Trepuzzi; un anno e cinque mesi per Antonio Romano, 55 anni, di Lizzanello; un anno e cinque mesi per Giovanna Ruggio, 57 anni, di Surbo; due anni ed un mese Anna Maria Spagnolo, 63 anni, di Squinzano; un anno e quattro mesi per Adele Tarantini, 38 anni, di Surbo; un anno e due mesi per Emira Tornese, 61 anni, di Surbo. Assolta E.P., 59 anni, di Lecce, per tenuità del fatto.
A difendere gli imputati, gli avvocati Fabrizio Pellegrino, Viola Messa, Oronzo Chironi e Marco Pezzuto.