Il Capo di Leuca avrà il suo corridoio stradale: un serpentone di asfalto lungo circa 19 chilometri che consentirà di collegare il primo lotto della Statale 275 (Maglie-Tricase) con l'estremità meridionale del Salento e al tempo stesso di aggirare alcuni centri abitati degli otto Comuni interessati. A presentare la proposta di tracciato del secondo lotto della 275 (Maglie-Leuca) è stata nei giorni scorsi Anas che ha inviato alle amministrazioni comunali una serie di documenti in cui si illustrano i dettagli dell'ipotesi di tracciato, l'inquadramento dell'opera, la pavimentazione stradale, la normativa di riferimento e altre informazioni tecniche sulla futura opera.
Otto i comuni interessati
La nuova arteria riguarda l'ammodernamento e l'adeguamento in variante della statale 275 e coinvolge i comuni di Montesano Salentino, Miggiano, Specchia, Tricase, Tiggiano, Alessano, Gagliano del Capo, Castrignano del Capo e la sua frazione Santa Maria di Leuca.
Una sola strada e dieci svincoli
Vediamo qualche dettaglio tecnico. L'adeguamento dell'attuale 275 dallo svincolo di Montesano-Andrano fino a Santa Maria di Leuca, si prospetta legato alla sezione tipo C categoria C1, cioè strada extraurbana secondaria a semplice carreggiata con una corsia per senso di marcia e una larghezza complessiva di 9-10 metri comprese le banchine, che potrà oscillare tra i 12 e i 15 metri se si tiene conto dell'occupazione derivante dagli espropri. Saranno dieci gli svincoli in tutto lungo il tracciato che Anas ha suddiviso in cinque tratti: si parte dal collegamento con il primo lotto fino allo svincolo numero 1 all'altezza della mega-rotatoria di Lucugnano, in questo tragitto sono previsti un sottopasso per la linea ferroviaria e un cavalcavia. Da qui si scende con il tratto 2 verso il secondo (Lucugnano Ovest con rampe dirette e indirette) e terzo svincolo (Lucugnano Sud) dove è prevista una rotatoria a raso, e in alcuni punti del tragitto anche un viadotto, due sovrappassi e un cavalcavia. Il terzo tratto prende le mosse dallo svincolo n. 4 con la provinciale 184 (che proviene da Tricase) e prosegue con altri due svincoli in direzione sud posizionandosi tra Alessano e Corsano, per terminare sulla provinciale 210 (Corsano-Montesardo) in cui si prospetta una nuova rotatoria (svincolo n.6).
Anche sottopassi e nuove rotatorie
In questo tratto ci sarà la costruzione di due sottopassi, di cui uno per la linea ferroviaria, e di quattro cavalcavia. Il quarto tratto si sviluppa con una nuova sede stradale con inizio in corrispondenza della rotatoria prevista sulla provinciale 210 (svincolo n.6) e prosegue in direzione sud posizionandosi inizialmente a est della linea ferroviaria per poi spostarsi a ovest del centro abitato di Gagliano del Capo e terminare in corrispondenza della provinciale 351 (Gagliano del Capo-Salve).
Qui è prevista una rotatoria di progetto (svincolo n.8) e altre opere, quali un sovrappasso per linea ferroviaria, un sottopasso e due cavalcavia. Il quinto e ultimo tratto vede la costruzione di due cavalcavia e si sviluppa in una nuova sede stradale con inizio dalla nuova rotatoria sulla provinciale 351 nel Comune di Castrignano del Capo, e prosegue in direzione sud posizionandosi a ovest del tracciato dell'attuale statale 275, per terminare in corrispondenza dell'odierna intersezione a raso tra la stessa 275 e la statale 274 (Leuca-Gallipoli).
Il 20 gennaio conferenza dei servizi
Nel tratto terminale localizzato verso Santa Maria di Leuca, è prevista la sistemazione a raso di quest'ultima intersezione con rampe dirette e indirette (svincolo n. 9) e l'inserimento di una nuova rotatoria (svincolo n.10) in direzione sud per consentire il collegamento diretto con la viabilità comunale. Questa, in sintesi, è la proposta di Anas e del commissario Vincenzo Marzi che ha convocato una Conferenza di Servizi per il 20 gennaio, per consentire alle amministrazioni comunali e altri enti di «pronunciarsi sulla localizzazione e sul tracciato, anche presentando proposte modificative, nonché a comunicare l'eventuale necessità di opere mitigatrici e compensative dell'impatto prodotto».