Salento, è già boom di prenotazioni e per l'estate 20mila posti letto

Salento, è già boom di prenotazioni e per l'estate 20mila posti letto
di Matteo BOTTAZZO
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Venerdì 3 Giugno 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 20:15

Il Salento è già sold out. L’estate non è ancora ufficialmente iniziata eppure, stando alle rilevazioni delle agenzie del settore, nel lungo ponte del 2 giugno in molte strutture turistiche c’è già il tutto esaurito. Per questo weekend “allargato”, infatti, è stato registrato un boom di prenotazioni come non accadeva dal 2019 (quando il Covid ancora non esisteva).

Più di 20mila posti letto attivi

In questo momento ci sono più di 20mila posti letto attivi sul nostro territorio, suddivisi in 1449 strutture, tra cui fanno al parte del leone gli affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast e residence che possono contare su be 1.095 registrate alla Camera di Commercio di Lecce. 
Numeri che danno esattamente la dimensione di quelli che sono gli investimenti da parte dei privati in un settore che, covid a parte, non sembra conoscere né freno né crisi. «Questo fine settimana lungo è un banco di prova importante per tutto il nostro settore -afferma Giovanni Serafino presidente della sezione turismo di confindustria Lecce -. Per l’estate 2022 i numeri sono più che incoraggianti, ma per confermarci nel futuro è necessario continuare ad alzare l’asticella quando si parla di offerta turistica questa è l’unica strada da percorrere per confermarsi nel tempo e destagionalizzare la nostra offerta.

Oltre a quello che possiamo fare, serve il supporto da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine, oltre che la collaborazione dei turisti per combattere chi opera in questo settore in maniera sleale, non rispettando le regole e praticando delle offerte e dei prezzi che non fanno altro che uccidere questo mercato. Le nostre attività sono costantemente sotto controllo sia dal punto di vista fiscale che sanitario».

I controlli

I controlli sono il desiderio di chi opera nel rispetto delle regole e l’incubo di chi prova ad eludere quelli che sono i paletti di questo settore. Che però ha bisogno di infrastrutture e servizi per ampliare la sua offerta anche ad altri settori. «Abbiamo bisogno di servizi, di collegamenti costanti con l’aeroporto di Brindisi, che è a tutti gli effetti l’aeroporto del Salento -dichiara Giancarlo De Venuto presidente Assohotel -. Manca una rete di trasporti coerente, siamo un territorio Bari centrico, basta vedere l’offerta dei voli in bassa stagione, che a Brindisi crolla drammaticamente, mentre a Bari rimane sempre costante. Rimane perciò impossibile poter realizzare un calendario di convegni nel Salento nei mesi invernali, nonostante la presenza di strutture, tutto per colpa della mancanza di collegamenti, che oggi sono scarsi o affidati ai privati. Il Salento dal punto di vista del turismo è riuscito a crescere, da meta low cost, come avveniva a cavallo tra gli anni 90 e 2000, oggi è un brand riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo e lo dicono i dati.

Il "nero"

Per tutelare questo servono pero controlli per limitare quanto più possibile nero sfruttando le opportunità che arrivano dalla rete e la formazione del personale che deve essere all’altezza di quelle che sono le bellezze del territorio salentino. Non si può buttare via il lavoro fatto di brand marketing che abbiamo portato avanti in questi ultimi anni». Quando si parla di mercato nero del turismo non c’è solo quello legato ai piccoli affitti di camere proposte sui social o sui siti di settore, ma c’è anche un mercato legato agli immobili di lusso proposti a oltre 1000 euro a notte che rappresentano un danno sia per chi opera nel rispetto delle regole ma anche per l’erario. Secondo gli addetti ai lavori sono questi i settori su cui si devono accendere i riflettori per evitare che in futuro si possano verificare situazioni di concorrenza sleale.

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