Salento, società di slot machine e gaming "pulita": restituita ai proprietari

Secondo le tesi della procura sarebbe stata il prolungamento di una azienda dei fratelli De Lorenzis

Salento, società di slot machine e gaming "pulita": restituita ai proprietari
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Mercoledì 7 Giugno 2023, 14:12 - Ultimo aggiornamento: 19:02

La partita è chiusa: la Oxo Games, società attiva nel settore del gaming andrà restituita ai soci, legittimi proprietari. La Corte di Cassazione, infatti, ha dichiarato inammissibile il ricorso del procuratore generale avverso il provvedimento della Corte d’Appello di Lecce che ne aveva revocato la confisca. Nessun legame con la società dei fratelli De Lorenzis di Racale.

La vicenda

La vicenda era iniziata nel 2019, quando la guardia di finanza, sezione Gico, aveva eseguito il sequestro delle quote sociali, nonché di tutti i beni aziendali della Oxo Games, in accoglimento della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Lecce – Direzione distrettuale antimafia.Nello specifico, le indagini svolte dalla procura avevano rappresentato la presenza di un legame tra Fabio Forti, socio (al tempo) della società Oxo Games, difeso dall’avvocato Luigi Leonardo Covella, e i fratelli De Lorenzis.

Legame che ha portato a ricondurre la Oxo Games. alla M.Slot, di cui erano proprietari Pasquale Gennaro De Lorenzis e Saverio De Lorenzis, assistiti dagli avvocati Gabriella Mastrolia, Roberto Eustachio Sisto e Francesco Fasano. Nel procedimento veniva coinvolto anche Pietro Antonio Ilario De Lorenzis, rappresentato dall’avvocato Ladislao Massari.Secondo la procura, vi erano elementi di commistione fra le due attività societarie sarebbero stati sufficienti a far presumere un’intestazione fittizia della Oxo Games, che invece sarebbe stata direttamente riferibile ai fratelli De Lorenzis.

Accogliendo la tesi della Procura, il Tribunale di Lecce aveva disposto la confisca della società, ma la decisione era stata ribaltata dalla Corte d’Appello di Lecce, che, già in fase cautelare, aveva ritenuto non sussistenti i requisiti necessari per l’applicazione del sequestro. La Corte aveva, altresì, sostenuto che non può sostenersi che nella Oxo Games siano stati reimpiegati i capitali illeciti provenienti dalla Mslot, non essendo dimostrato, alla luce della ricostruzione effettuata il presupposto della costituzione della stessa Mslot con capitali illeciti.
A tale conclusione la Corte d'Appello è giunta anche grazie alle osservazioni contenute negli scritti di parte di Giuseppe Cairo, Ivan Carpentieri e Stefano Adamo, i consulenti della difesa. Il procuratore generale aveva tuttavia deciso di impugnare il provvedimento della Corte d’Appello, chiedendone l’annullamento in Corte di Cassazione.

Il verdetto

La Suprema Corte si è espressa con il dispositivo del 6 giugno 2023, con una totale conferma della sentenza della Corte di Appello di Lecce e delle tesi difensive della società. La società sarà dunque restituita ai legittimi proprietari ed ovvero ai signori Gianluca Simeone, Jonata Stamerra, Daniela Piscopiello, Tatiana Nuzzo, Carlo De Vitis, Vito Villa, Marco Librando, Lorenzo Salsetti, Umberto Scotti, Simona Carluccio (assistiti e difesi dagli avvocati Michele Bonsegna e Mercedes Salento) e Raffaele Carrozzo e Four gaming (assistiti dagli avvocati Francesco Cavallo e Serena Miceli).

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