Ha ottenuto la libertà anche Andrea Chetta, ragioniere di Taviano, coinvolto nell’inchiesta della Finanza su una presunta maxi frode internazionale compiuta nel settore della vendita di oro e preziosi. Chetta era finito agli arresti domiciliari. Su istanza degli avvocati Laura Minosi e Francesca Conte il gip Marcello Rizzo ha concesso la revoca della misura cautelare, «ritenuto che le esigenze cautelari siano cessate, potendosi reputare che il periodo trascorso abbia sortito un effetto dissuasivo».
Il procedimento
Si parla di un procedimento in cui sono contestati a vario titolo i reati di associazione per delinquere, emissione o utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio, autoriciclaggio, sottrazione al pagamento delle imposte e bancarotta fraudolenta. Erano state eseguite otto misure cautelari. In carcere era finito Emanuele
Esposito, di Racale, che ha poi ottenuto gli arresti domiciliari.