Una lunga riunione durata all’incirca tre ore ha visto impegnati ieri pomeriggio in prefettura i sindaci dei maggiori comuni costieri del Salento (Gallipoli, Otranto, Melendugno, Lecce, Porto Cesareo, Castrignano del Capo, Ugento e Salve) che sono alle prese con l’emergenza parcheggi: le aree a servizio dei lidi sono chiuse perché prive delle autorizzazioni paesaggistiche.
All’incontro erano presenti anche l’ufficio ambiente della Provincia, in collegamento da remoto l’Ufficio Ambiente della Regione, gli enti quali Soprintendenza e gestori delle aree parco, nonché la Protezione Civile e la Capitaneria. La discussione ha interessato le possibili soluzioni adottabili per affrontare la mancanza di posti auto sul mare, mancanza che non è stata ancora quantificata, ma che si aggirerebbe sui 30.000 posti auto in meno per chi va in spiaggia. Al termine della riunione il prefetto di Lecce Luca Rotondi ha fatto il punto sulla situazione. «Diversi sindaci hanno manifestato le loro difficoltà, soprattutto riguardo la normativa regionale entrata in vigore molto recentemente, a novembre 2022 - ha spiegato -. Quindi i tempi tecnici sono troppo ristretti per cui non ce la si fa a rispettare tutte quelle che sono le prescrizioni della normativa regionale, Paur (Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale, ndr) e procedura di Via hanno tempistiche che non sono compatibili con la stagione estiva».
La soluzione indicata dal prefetto
Proprio per risolvere tali problematiche, per superare in tempi ristretti l’impasse amministrativo e burocratico, considerato che l’estate è già partita, il prefetto indica una via. «Per questo motivo abbiamo avuto un collegamento con la Regione Puglia - prosegue - proprio per discutere di tali problematiche. Si è dunque compreso che è necessaria una interlocuzione nuova con la Regione per superarle. La Regione ha assicurato la propria collaborazione per superare tali problemi, ma rispettando, nello stesso tempo, tutti i vincoli presenti, sia normativi che regolamentari per giungere ad una soluzione transitoria per questa stagione estiva».
Insomma, bisogna giungere ad un assetto che garantisca, anche se solo in parte, la fruizione delle tanto ambite spiagge del Salento, ma i tempi cono così corti che si è davanti ad una vera e propria emergenza. «Il problema è come superare la stagione estiva imminente, considerata la tempistica ormai strettissima, ma anche la necessità, evidenziata da più parti, circa l’interpretazione della norma che ha bisogno di una certa chiarezza, visto che è cosi recente.
Aperture, nessuna deroga
Inoltre, circa le aperture, ha chiarito che non ci sarà alcuna deroga generale, anzi: «Vanno rispettate le norme con tutte le cautele del caso, bisogna trovare una soluzione che sia compatibile con le esigenze dell’ambiente, delle aree parco, delle aree protette, della tutela anti incendio, della sicurezza della circolazione e della sicurezza dei pedoni. Prima vengono tutti questi elementi, poi naturalmente c’è la necessità di permettere il parcheggio nelle aree dove ciò è possibile».