Emanuele Forte, 30 anni, di Corsano, è stato arrestato e condotto in carcere con l'accusa di concorso nell'omicidio del falegname in pensione Donato Montinaro, pestato a sangue ed ucciso nella notte fra il 10 e l'11 giugno nella sua casa di Castrì, nel Salento. Hanno così chiuso il cerchio il pubblico ministero della Procura di Lecce, Maria Consolata Moschettini, ed i carabinieri del Nucleo investigativo dopo gli arresti di una settimana fa di Angela Martella, 58 anni, di Gagliano del Capo; Patrizia Piccinni, 48 anni, di Alessano; e di Antonio Esposito, 39 anni, di Corsano.
La svolta con gli interrogatori: in due hanno confessato e accusato Forte
Il nome di Forte compariva nell'ordinanza di custodia cautelare di una settimana fa della giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lecce, Laura Liguori, come indagato a piede libero. Ed inoltre gli era stato notificato un decreto di perquisizione e sequestro. La svolta con gli interrogatori di garanzia dei primi tre arrestati, intanto segretati: a sostenere che Forte abbia fatto parte della spedizione della morte sono stati Esposito e Piccinni. Difeso dall'avvocato Marco Costantino, Forte è stato condotto ieri prima nel comando provinciale di Lecce e poi nel carcere di Borgo San Nicola.