Ombrellone e lettini nel Salento, aumento del 15% in due anni. Nessuna tregua per la pandemia, sul fronte dei prezzi nei lidi balneari: lo dimostra la ricerca di Adoc, l’associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori provinciale di Lecce, realizzata con la collaborazione della volontaria del servizio civile universale, Barbara Irno Consalvo che ha scandagliato i litorali della costa, da Torre Lapillo a Casalabate.
Gli stabilimenti balneari esaminati
Nei trenta lidi salentini presi in esame dall’Adoc, un ombrellone e due lettini costano in media 25 euro a cui si deve aggiungere la spesa per il parcheggio che è di circa 4-4,50 euro al giorno, arrivando così ad un totale di circa 30 euro al giorno. Nel dettaglio, il confronto tra il litorale ionico e quello adriatico, mostra una media di 27 euro nel primo caso e nel secondo di 24 euro.
La ricerca ha anche diviso in quattro quadranti i dati raccolti, due relativi al mar Ionio e due al mar Adriatico e calcolato le rispettive medie. I valori medi ottenuti sono stati: Torre Lapillo - Gallipoli: 25 euro; Gallipoli - Leuca: 29 euro; Leuca - Otranto: 29 euro; Alimini - Casalabate: 19 euro. Come già rilevato negli anni passati, le marine leccesi sono quelle più low cost: il costo massimo di 50 euro, invece, è stato registrato nella località di Torre Mozza (lungomare di Ugento), quello minimo di 15 euro sul versante opposto, precisamente nella marina leccese di San Cataldo. Gallipoli e Otranto, due delle città salentine maggiormente rinomate e gettonate nel periodo estivo, hanno prezzi simili: ombrellone e lettini costano in entrambi i casi intorno ai 29 euro al giorno.
Il raffronto con il 2019, in epoca pre pandemia, mostra un incremento del 15%.
Il confronto con gli anni precedenti
In sintesi, dal 2019, i prezzi sono aumentati del doppio rispetto agli aumenti medi annui precedenti, raggiungendo la ragguardevole soglia del +15% nel biennio. Nel 2019 il prezzo medio era di 22 euro, oggi è di 25 euro.
«Se già nel 2019 i prezzi gravavano significativamente sui bilanci familiari -sottolinea il presidente Adoc, Alessandro Presicce-, i rincari di quest’estate non fanno altro che pesare ulteriormente sulle tasche dei consumatori, già notevolmente impoveriti dalla crisi economica, legata in parte all’emergenza sanitaria in atto. Gli operatori dovrebbero provare a “raffreddare” la corsa dei prezzi, razionalizzando le spese inutili e superflue in termini di servizi alla clientela e provando a rendere più efficiente l’organizzazione della loro offerta».
L’invito ai consumatori, costretti a fare economie, è quello di usufruire, dove possibile, di spiagge libere o le libere con servizi, mentre le amministrazioni dovrebbero dare maggiore spazio alle spiagge libere e alle “libere con servizi”. «Quest’ultimo tipo di modalità - conclude Presicce -, sta prendendo piede anche nel Salento e viene inserito sempre più spesso nei Piani delle Coste perché consente un minore impatto ambientale e ad un costo più contenuto per i consumatori che usufruiscono di un servizio di spiaggia specifico, godendo liberamente della spiaggia demaniale».