Minervino, equinozio d'autunno: i raggi del sole illuminano l’effige di San Michele Arcangelo nella chiesa madre

Minervino, equinozio d'autunno: i raggi del sole illuminano l’effige di San Michele Arcangelo nella chiesa madre
di Donato NUZZACI
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Lunedì 19 Settembre 2022, 19:06 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 00:22

Si celebra l’equinozio d’autunno a Minervino di Lecce con un fenomeno naturale eccezionale: i raggi solari che illuminano l’effige di San Michele Arcangelo nella chiesa madre. L’amministrazione comunale insieme con la parrocchia accompagneranno l’evento con un apposito programma dal titolo “Dante, Michele e i Cori Angelici”, con cui si esalterà la gloria dell’Arcangelo con la magnificenza dei cori e delle armonie ‘alte’ degli endecasillabi della Divina Commedia.

Il programma

Si comincia a partire dalle ore 17.30 con la celebrazione della Santa Messa, a seguire alle ore 18 ci sarà l’evento dell’equinozio con i raggi del sole che cominceranno a “riempire” il cerchio del rosone posto ad est della chiesa, proiettando una luce infuocata che illuminerà la statua di San Michele Arcangelo situata sull’abside dell’altare maggiore. Subito dopo si darà spazio ai saluti istituzionali dell’assessore regionale al Turismo Gianfranco Lopane, del sindaco Ettore Caroppo e gli interventi di Giovanna Muscatello dottore di ricerca in Topografia antica e don Antonio Cagnazzo parroco di Minervino di Lecce. Obiettivo dell’appuntamento è cantare la bellezza dei “Rosoni di Puglia”, la meraviglia delle simmetrie architettoniche, «salutare l’estate e dare il benvenuto all’autunno tramite i colori accesi dal sole che tramonta, per poi rigenerarsi e prepararsi alla quotidiana risurrezione».

Situata nella piazza centrale di Minervino, aderente alla sede dell’associazione Borghi Autentici d’Italia, la chiesa fu restaurata in maniera consistente su esplicita richiesta dell’arcivescovo Pietro Antonio de Capua e terminata nel 1573 dalle maestranze sotto la guida dell’architetto Gabriele Riccardi e dallo scultore Giovanni Maria Tarantino da Nardò.

La struttura ospita un rosone che rientra tra "I Rosoni di Puglia" ed è stato inserito tra i rosoni più belli da far riconoscere quale patrimonio dell’Unesco, tramite il lavoro della “Compagnia degli Exsultanti” di Minervino e di Antonio Gelormini. I racconti e le letture “Tra terzine, simmetrie e ‘I Rosoni di Puglia’” saranno di Antonio V. Gelormini e Trifone Gargano accompagnati dal suono dell’arpa con Angela Cosi e del violino di Armando Ciardo. 

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