Salento, non è tutto "mala movida" anche con vacanzieri giovani

Salento, non è tutto "mala movida" anche con vacanzieri giovani
di Maurizio TARANTINO
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Lunedì 26 Luglio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 14:32

«La movida giovanile, ma anche quella più matura, arriva ad Otranto già “selezionata”. Non ci sono situazioni al limite, non si affitta sottocosto pur di realizzare: per questo non abbiamo masse indiscriminate di ragazzi».

Otranto


Il sindaco Pierpaolo Cariddi non lamenta problemi di maleducazione o di esuberanza giovanile per le strade del centro otrantino. «Eppure non è una fetta marginale di villeggianti quella rappresentata dai ragazzi, al contrario. Basta farsi un giro nei locali più in del centro e ci si accorge che l’età media della clientela non è solo di persone attempate, o di famiglie. Oppure i noleggi con la barca: ci sono tante comitive che non esitano ad affittare mezzi lasciati un tempo a gente con redditi apparentemente più alti. La conclusione è che a Otranto si cerca una vacanza in un posto tranquillo, ma allo stesso tempo senza rinunciare agli svaghi: e questo i ragazzi, forse imbeccati dalle famiglie, lo hanno capito e vengono ormai senza farsi troppi problemi di portafogli. Non vuol dire che non ci siano schiamazzi o qualche esagerazione, ma tutto resta molto contenuto. Insomma da noi c’è una selezione già alla fonte che ci permette di dormire sonni tranquilli». 
Il fenomeno della “malamovida” sembra quindi essere lontano dalle sponde salentine che non comprendono Gallipoli, teatro negli ultimi tempi di episodi sopra le righe, tanto da aver spinto i residenti a chiedere l’intervento del prefetto. 

Nardò


A Nardò, l’assessore al Turismo, Giulia Puglia ribadisce il concetto: «La premessa, necessaria, è che a Nardò abbiamo flussi turistici non legati principalmente alla movida intesa in senso tradizionale. Il fenomeno, nelle sue degenerazioni, ci riguarda marginalmente. Poi è chiaro che qualche eccesso c’è stato, ma nel complesso registriamo una situazione abbastanza normale, sia nelle marine che nel centro storico, con una presenza di gente sicuramente importante e tutto sommato ordinata.

Ripeto, in qualche caso si è andati oltre il consentito e ad agosto le presenze cresceranno, ma mi pare una situazione sotto controllo».

Porto Cesareo


Altro punto saliente è la mancata apertura delle discoteche, fonte di richiamo dei giovani da tutte le parti d’Italia, come chiarisce Silvia Tarantino, sindaco di Porto Cesareo: «Fino ad oggi non abbiamo avuto segnalazioni di grande disagio. I locali da ballo non sono aperti quindi non c’è modo di avere delle occasioni di trasgressione, diciamo. Il turismo giovanile c’è, anche se noi siamo abituati con quello più familiare e, per ora, le piccole lamentele si concentrano sulle chiacchierate vicino al bar, le bottiglie lasciate per strada e poco altro. Vediamo cosa accadrà nelle prossime settimane, quando raggiungeremo il clou dell’estate». 

Castro


Altra meta del turismo giovanile è Castro, ma anche qui tutto sotto controllo. «Le discoteche della zona sono chiuse - ribadisce il sindaco di Castro, Luigi Fersini - e i ragazzi al massimo girano in piazzetta o sotto il molo. Niente di particolarmente allarmante. Ci sono i tipici incontri dei ragazzini, ma nulla di più: la speranza è che quanto avvenuto sinora continui fino alla fine dell’estate». 

Leuca


Ambiente più frizzante a Leuca, dove il sindaco Santo Papa non nasconde di essere già intervenuto per mettere in riga qualche esercente non troppo ligio alle regole. «Abbiamo già provveduto per tempo a sanzionare qualcuno per gli assembramenti - racconta - e per il mancato rispetto delle normative. Leuca richiama tanti giovani dai paesi vicini e il lungomare è molto frequentato. Per quanto ci riguarda facciamo il possibile per mantenere le distanze e evitare situazioni di rischio. Anche perché la preoccupazione è l’onda lunga dei contagi che si vedrà, nel caso, a settembre».

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