Salento, a giudizio la maestra elementare che offese e ferì al labbro un alunnno. Udienza fissata a ottobre

Salento, a giudizio la maestra elementare che offese e ferì al labbro un alunnno. Udienza fissata a ottobre
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Sabato 22 Aprile 2023, 17:07

Maestra elementare rinviata a giudizio: «Sei un fallito», queste le parole che una maestra elementare di Tricase avrebbe pronunciato nei confronti di un bambino di terza elementare, prima di ferirlo con un diario scagliato sul viso. L’insegnante, 41 anni, è stata indagata con l’accusa di lesioni personali aggravate dall’aver commesso il fatto con abuso dei poteri inerenti la pubblica funzione e contro un minore all’interno di un istituto di istruzione. Ora la pubblico ministero Giorgia Villa, titolare del procedimento, ha fissato l'udienza predibattimentale davanti al giudice monocratico Fabrizio Malagnino per ottobre 2023.

I fatti avvenuti in una scuola del Salento


I fatti sono avvenuti nella scuola elementare di un paese del Sud Salento nel mese di gennaio del 2021.

Nel corso di un’ora di supplenza, la maestra avrebbe chiesto all’alunno di terza elementare di tradurre una frase in inglese. Alle difficoltà del bambino di eseguire il compito assegnato, poi, avrebbe inveito contro di lui, chiamandolo « fallito». Gli avrebbe poi chiesto di mostrarle il suo diario per verificare il suo nome di battesimo, per poi lanciare lo stesso diario verso il piccolo, colpendolo sul volto e procurandogli un taglio sul labbro inferiore con fuoriuscita di sangue.

L'alunno ha raccontato tutto ai genitori

Alle rimostranze dell’alunno, poi, la maestra avrebbe risposto con l’espressione dialettale «Ta’ sciuta bona» (Ti è andata bene). Quando il bambino è tornato a casa, ha raccontato tutto ai genitori, spiegando loro in quale modo era stato ferito al labbro. E lo stesso avrebbero fatto anche altri compagni di classe, confermando così la versione dell’alunno su quanto avvenuto in quell’ora di supplenza. La vicenda, quindi, è finita all’attenzione dei carabinieri della stazione di Nociglia, ai quali la madre e il padre dell’alunno, assistiti dall’avvocato Daniele Rocco Petracca, si sono rivolti per sporgere una denuncia contro la maestra.
I fatti sono stati raccolti in un fascicolo d’indagine aperto dal pubblico ministero della Procura di Lecce Giorgia Villa. Nel corso delle indagini preliminari, il bambino è stato ascoltato con la formula protetta dell’incidente probatorio, alla presenza di una psicologa: gli investigatori hanno potuto così cristallizzare il suo racconto per utilizzarlo nell’eventuale processo che si aprirà a carico dell’insegnante. La maestra, nel frattempo, è stata trasferita in un’altra sede e nei giorni scorsi è stata raggiunta dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari a suo carico con l’accusa di lesioni personali aggravate dall’abuso di poteri e contro un minorenne all’interno di una scuola. Naturalmente un avviso di conclusione delle indagini non rappresenta una conferma delle accuse, né una condanna, ma è un atto necessario per permettere all’indagato di difendersi dalle accuse mosse nei suoi confronti e di esporre la sua versione dei fatti. L’insegnante, assistita dall’avvocato Stefano Palma, entro 20 giorni potrà replicare a quanto sostenuto dalla Procura, chiedendo di essere interrogata o depositando delle memorie difensive. Spetterà poi al pubblico ministero chiedere ufficialmente il rinvio a giudizio e, quindi, l’apertura di un processo.

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