Salento, lidi pieni, ma senza parcheggi: invasione selvaggia delle auto

L'allarme dei balneari

La sosta selvaggia
La sosta selvaggia
di Francesco DE PASCALIS
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Domenica 4 Giugno 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:23

Il lungo ponte della Festa della Repubblica, nonostante qualche bizza del meteo, ha aperto ufficialmente l’estate in Puglia: ieri primo giorno di balneazione secondo l’ordinanza regionale. 
E se gli ombrelloni, già ovunque aperti, mostrano un eccellente livello di presenze, con spiagge piene al 70-80% secondo i dati forniti dagli operatori di settore, il problema dell’assenza di parcheggi nelle marine (rimasti chiusi per assenza di autorizzazione paesaggistica) ha avuto come prevedibile conseguenza la sosta selvaggia e pericolosa da parte di chi, magari dopo aver pagato lettino e sdraio, ha voluto raggiungere a tutti i costi lo stabilimento balneare prenotato. La faccia opposta della stessa medaglia che da una parte mostra operatori ed istituzioni soddisfatti per il ritorno dei turisti che ridà ossigeno all’economia dopo restrizioni e crisi, e dall’altra mostra purtroppo, limiti infrastrutturali e gestionali incapaci di assorbire la notevole pressione antropica a cui vengono sottoposti i territori interessati. Le pinete degli Alimini, ad Otranto, giusto per fare un esempio, ieri sono state prese d’assalto dagli automobilisti.

I sindacati dei balneari

La verità che emerge, come testimoniano i rappresentanti delle sigle sindacali dei balneari, è che il Salento non sa dove metterli tutti questi turisti, soprattutto non sa dove parcheggiare le loro auto. Un discorso valido un po’ ovunque, dai centri più importanti dell’entroterra, Lecce in testa, alle località di mare più ricercate. Mancano di fatto aree a parcheggio adeguate e con esse servizi di mobilità e collegamento sufficienti e ramificati tra periferie e centro: aspetti che contribuiscono a creare disagi importanti sia alla circolazione stradale, sia alla sicurezza, sia alla prevenzione incendi ma anche alla tutela delle zone di pregio naturalistico. 
«La stagione estiva si presenta molto bene come prenotazioni e desiderio dei turisti di godere del nostro bel mare e della nostra nota ospitalità.

Noi balneari possiamo dare il meglio di noi stessi per offrire dei confort ma se le pubbliche amministrazioni non risolvono il problema parcheggi sarà una estate ingestibile. Come faranno, chiediamo a chi di competenza, i clienti a raggiungere il mare ed i lidi?», domanda preoccupato Sandro Portaccio, presidente Silb Confcommercio.

Dello stesso tenore le dichiarazioni di Mauro Della Valle, presidente Confimprese Demaniali Italia. «Un’estate organizzata da servizi a tutto tondo da parte delle imprese balneari - dice - nonostante i forti disagi circa parcheggi insufficienti, segnalati già in queste ore. Purtroppo la sosta selvaggia diventa quasi un’alternativa obbligatoria, creando un ostacolo alla circolazione stradale e un possibile intralcio ai mezzi di primo intervento».
Scende in campo ad analizzare questa partenza di bella stagione targata 2023, anche Giuseppe Mancarella, voce storica dei balneari e da qualche mese presidente nazionale Federteziario balneari Italia. «Nonostante il mal tempo non abbia lasciato tregua con un maggio che sembrava novembre, siamo partiti alla grande un po’ ovunque, con il Salento come sempre, e nonostante tanti servizi da migliorare, in testa al gradimento dei vacanzieri. Si prospetta comunque una buona stagione balneare con tante presenze sia nazionali sia internazionali che richiedono servizi d’eccellenza. Il grande neo dei nostri territori però va evidenziato e non celato - afferma perentorio Mancarella -. Mancano centinaia di migliaia di parcheggi in tutte le località balneari salentine, basti pensare che, numeri alla mano, solo nella provincia di Lecce ne mancherebbero oltre 700mila. Proprio per questo i balneari hanno deciso di lanciare un appello a sindaci e prefetto per trovare soluzioni adeguate a questo problema atavico e che mette a rischio la sicurezza. Non si può pretendere di essere mete turistiche importanti e riconosciute da un lato e dall’altro costringere turisti e vacanzieri a parcheggiare sui cigli delle strade, nelle campagne secche a rischio incendio o ancora a chilometri dal posto di mare scelto. Sappiamo che la situazione non è facile da risolvere e non riguarda solo il Salento ma tutta la Puglia costiera - conclude il presidente nazionale di Federteziario balneari Italia - ma siamo certi che un tavolo tecnico-operativo congiunto tra istituzioni competenti ed operatori di settore possa trovare soluzioni definitive adeguate e valide».

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