Lecce avrà un impianto pubblico di compostaggio: ecco l'area individuata dal Comune

Lecce avrà un impianto pubblico di compostaggio: ecco l'area individuata dal Comune
di Stefania DE CESARE
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Martedì 11 Maggio 2021, 07:07 - Ultimo aggiornamento: 20:56

Un'area al confine nord del territorio di Lecce, a ridosso dei centri di Surbo, Trepuzzi e Squinzano. A poca distanza da una cava. È il sito che dovrebbe accogliere il futuro impianto di compostaggio di Lecce annunciato, a più riprese, dal sindaco Carlo Salvemini.
Palazzo Carafa candida Masseria Ghetta. E adesso si attende l'ok dalla Regione Puglia. Una svolta nell'iter per l'impianto per la trasformazione della frazione organica. A distanza di un anno e mezzo dalla proposta del sindaco Carlo Salvemini di voler ospitare nel territorio leccese un impianto di compostaggio pubblico, il Comune ha individuato un'area situata a ridosso di Masseria Ghetta, località nel territorio del capoluogo (raggiungibile dalla statale Lecce Brindisi, procedendo allo svincolo per Squinzano in direzione per Cerrate).

L'annuncio del sindaco

Ad annunciarlo lo stesso Salvemini: «Nei mesi scorsi ha spiegato il sindaco durante l'ultimo Consiglio comunale in risposta a una domanda di attualità presentata dal consigliere del M5S, Arturo Baglivo - i settori Ambiente e Pianificazione sono stati impegnati nel dare risposta ad una espressa richiesta della Regione Puglia circa la disponibilità di suoli. Tre le opzioni indicate dagli uffici ovvero Masseria Gagliardi, Masseria Carmeni e Masseria Ghetta. Tra le tre è stata individuata Masseria Ghetta come sito idoneo. Abbiamo trasmetto la nota in Regione che adesso, insieme all'Agenzia regionale dei rifiuti (Ager), dovrà tenerne conto per valutare la possibilità di realizzare un impianto pubblico in città».
Per Salvemini l'impianto è un obiettivo strategico per il territorio salentino costretto a utilizzare impianti fuori dalla Puglia con una spesa esorbitante per le tasche dei cittadini.

Vantaggi economici, ma anche ambientali.

L'obiettivo

 

Una volta realizzato l'impianto, infatti, non ci sarà più il via vai di camion che attraversano il Salento per raggiungere i luoghi di conferimento (anche al nord del Paese) e si potrà dire addio agli impianti di trasferenza siti dove trattare il rifiuto organico prima del trasferimento definitivo - che in passato hanno creato problemi alle comunità locali.
«Ci è stato comunicato che entro la fine dell'anno dovrebbe aprire un nuovo impianto a Oria e ci sarà la ripresa delle attività dell'impianto di Lucera - ha aggiunto Salvemini - e questo consentirà di avere due riferimenti all'interno della Puglia on notevole sollievo rispetto al rischio di portare i rifiuti fuori regione».
E in tema di differenziata non mancano i problemi nei centri di raccolta. Le lamentele dei leccesi sono arrivate ieri sul tavolo della commissione Ambiente, presieduta dalla consigliera Natasha Mariano Mariano: «Ho ricevuto segnalazioni su criticità registrate dagli utenti nel conferimento di particolari rifiuti e la mancanza di disponibilità del personale ad aiutare i cittadini».
A rispondere il dirigente Francesco Magnolo: «Speriamo che con l'apertura a breve del centro di viale Giovanni Paolo II si possano risolvere alcuni disservizi».

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