Salento, ancora fiamme: brucia la serra tra Castro e Santa Cesarea

Salento, ancora fiamme: brucia la serra tra Castro e Santa Cesarea
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Sabato 3 Luglio 2021, 17:11 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:43

Ancora fiamme nel Salento. Questa volta a bruciare, ormai da qualche ora, è l'area di macchia mediterranea che si trova sulla "collina" tra Castro e Santa Cesarea Terme.

L'incendio

Ci sono voluti 23 lanci di acquaschiuma da parte del canadair arrivato da Lamezia Terme e sei ore di lavoro da parte di numerose squadre di vigili del fuoco per spegnere il grosso incendio scoppiato ieri, lungo la litoranea che collega Castro a Santa Cesarea Terme. 
L’incendio è scoppiato attorno alle 13 di ieri, e subito si è capito che, anche a causa del forte vento che spingeva le fiamme e cambiava direzione velocemente, sarebbe stata una lotta dura. Un’altra giornata campale per i vigili del fuoco, le squadre Arif e il personale della Protezione Civile, intervenuti numerosi sul posto. Il fuoco, infatti, ha interessato un’area di circa trenta ettari in una zona impervia, sulla collina di Castro, difficile da raggiungere per le squadre e i mezzi dei pompieri, a pochi metri di distanza dalla discoteca Blue Bay. E proprio per impedire che il fuoco raggiungesse la struttura, nelle vicinanze sono state impiegate ben tre squadre di vigili del fuoco.

L'intervento

Ma il vento ha complicato il lavoro: cambiando velocemente direzione, è arrivato anche a lambire case e villette. Fortunatamente, non è stato necessario evacuare gli abitanti: solo in un caso alcuni tizzoni ardenti hanno raggiunto il pergolato di una struttura turistica, danneggiandolo e costringendo i turisti belgi che alloggiavano nell’edificio, per prudenza, ad allontanarsi e a trovare una sistemazione alternativa per la notte. Il lungo intervento dei vigili del fuoco è stato complicato anche a causa di un altro imprevisto: la collina è quella su cui si fanno esplodere i fuochi d’artificio in occasione della festa patronale di Castro. Forse a causa di una bonifica non eseguita a regola d’arte, sulla collina si sono verificate anche piccole esplosioni di quei residui di polvere pirica rimasti tra le sterpaglie. Attorno alle 15, il Dos (direttore delle operazioni di spegnimento) dei vigili del fuoco, che coordina tutte le attività di lotta alle fiamme, ha ritenuto opportuno chiedere l’intervento di un mezzo aereo: il canadair è arrivato da Lamezia e, in circa un’ora e mezza, ha effettuato 23 lanci che hanno dato un contributo sostanziale alle operazioni di spegnimento.

Sulla litoranea, invasa dal fumo, è stata interrotta la circolazione, con le auto deviate sulle stradine interne per ore.

Video


E quello che ha interessato Santa Cesarea e Castro non è stato neppure l’unico incendio di ieri: come tutti i giorni dall’inizio di giugno, i vigili del fuoco hanno ricevuto centinaia di richieste di interventi e, purtroppo, è stato possibile intervenire solo nei casi in cui sono state minacciate le case e il pericolo era maggiore. A bruciare, come ormai avviene da settimane, oltre alle sterpaglie anche gli scheletri ormai secchi dei campi devastati dalla Xylella, aree boscate, canneti e pinete. Alla periferia di Tricase, in fiamme un anche un campo di grano. In serata, invece, un altro incendio di vegetazione a Frigole.
La lotta contro i roghi è impari: i focolai sono decine, centinaia ogni giorno. Mentre i sindacati dei vigili del fuoco, che aspettano la convocazione da parte del prefetto Maria Rosa Trio, a cui nei giorni scorsi hanno lanciato un accorato Sos, lamentano la carenza di uomini e la scarsità di mezzi idonei a combattere contro il fuoco. Intanto, il Salento continua a bruciare e il fuoco trasforma il paesaggio in una lunga distesa di carboni e cenere.


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