Salento al top della moda, i cappelli di Stephen Jones realizzati a Galatina

Salento al top della moda, i cappelli di Stephen Jones realizzati a Galatina
di Pierpaolo SPADA
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Giovedì 4 Agosto 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 22:46

Il più irriverente dei Cavalieri dell’Ordine dell’Impero Britannico nelle stanze della Gda di Galatina
È Stephen Jones, leggendario hat-designer: corteggiato dagli stilisti di mezzo mondo, sta per avviare una collaborazione che condurrà le creazioni dell’azienda salentina nella dimensione più intima ed esclusiva del lusso. Dove l’arte si fa moda, l’industria si veste d’atelier, ad elevato contenuto artigianale e tecnologico. Con abiti o calzature glam, ma non solo: anche cappelli e copricapo cominciano a favorire l’ingresso del Salento nella fabbrica internazionale della celebrità, in cui l’haute couture traduce in forme, odori e tessuti l’estremo desiderio di bellezza e personalità.

Non solo turismo, anche top fashion brand

N’è manifesto riflesso l’incremento degli indici economici e finanziari di un intero territorio in cui, ora, sono proprio i “top fashion brand” - oltre ai turisti - a mettersi in mostra: con sfilate, acquisizioni (dietro fondi di investimento o piattaforme di servizi) e, finalmente, anche operazioni di co-branding (come quella tra DeNiroBootCo e Yves Saint Laurent) che, dopo un secolo di contoterzismo, rendono giusto valore e dignità a chi in questa terra forgia il lusso a mani nude. 
Si riduce così anche la “distanza” tra Nord e Sud d’Europa. Le esperienze di SJ e Gda convergono sul binario della duttilità e dell’innovazione. Quasi settantenne, Jones è considerato fra i modisti contemporanei più influenti. Nativo di Wirral nel Cheshire e studente alla Central Saint Martins, è attivo a Londra sin dalla fine degli anni ’80. Con le sue opere ha adornato, oltre a quello di Lady D e della Regina Elisabetta, anche il capo di Boy George, Spandau Ballet, Steve Strange, Robin Williams, Madonna, Celine Dion, Lady Gaga e Rihanna, per citarne alcuni.

Negli anni ha collaborato con Jean Paul Gaultier, John Galliano e Mugler. E, tra i numerosi brand, con Shiseido (di cui è consulente artistico), Schiapparelli e Dior (di cui è art director per la divisione cappelli). 

Collezioni in mostra al Victoria and Albert Museum

I migliori pezzi delle sue collezioni sono in mostra al Victoria and Albert Museum di Londra, al Brooklyn Museum di New York, al Kyoto Art Museum e all’Australian National Gallery of Canberra. 
Di Gda è, invece, il Financial Times ad aver parlato per ultimo: l’azienda è stata inserita tra le prime mille al mondo per crescita negli ultimi anni. Con Jones condivide molti clienti. Del suo gruppo fanno parte Officina tessile, Tessitura del Salento e i laboratori di Carmiano (Mariella) e Matino (ex Bullish), ai quali entro fine anno potrebbero aggiungersene degli altri. In tutto, 520 addetti di cui 140 impiegati sui cappelli, la cui produzione assorbe una quota di fatturato annua pari a 15 milioni di euro. 
«Stephen Jones - spiega l’amministratore Pierluigi Gaballo - aveva sentito parlare di noi anche per il tramite dei brand. Ha deciso di venirci a trovare per visitare i nostri spazi e vedere come lavoriamo, valutare il know how. E ci ha comunicato l’intenzione di collaborare con noi, perché siamo l’unica realtà che sul territorio incorpora l’intera filiera: modello, cucitura, stampa, ricamo, alta frequenza, termoformatura, preparazione forme e officina meccanica con macchine a 5 assi. Per i cappelli, siamo diventati ormai il secondo polo di riferimento in Italia insieme a quello eretto in Veneto da Weycap spa». 

In Salento realizzati alcuni modelli 

Secondo quanto riferisce l’imprenditore, Jones - che ha base a Londra - farà realizzare a Gda alcuni modelli o collezioni che disegnerà per il proprio brand: «I marchi stanno ampliando e diversificando le proprie produzioni. E sempre più si avvalgono di designer come Jones per definire e personalizzare le proprie collezioni. SJ lavora molto su modelli unici che, in occasione di eventi speciali, a vip e star piace indossare, perché sono vere e proprie opere d’arte. Qualcosa di ciò che disegna per altri brand l’abbiamo già prodotta. Ora è venuto a chiederci di produrre per il suo brand».
Opportunità unica. «Realizzare cappelli per “Stephen Jones Millinery” sarà per noi motivo di grande orgoglio e prestigio. È stato un piacere ospitarlo. Ci darà visibilità, crescita e ulteriore know how. Stephens ci darà nuovo slancio - conclude Gaballo -, non vediamo l’ora di iniziare».

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