Un miliardo dal Fondo garanzia: ossigeno per 20mila imprese

Un miliardo dal Fondo garanzia: ossigeno per 20mila imprese
di Pierpaolo SPADA
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Domenica 6 Dicembre 2020, 12:13

In piedi grazie ai finanziamenti delle banche garantiti dallo Stato. Per una parte di imprese l'operazione pro-liquidità del governo attuata sin dallo scorso mese di marzo ha prodotto il risultato sperato anche in Puglia e nel Salento. Anche se a caro prezzo, quello dell'indebitamento. L'Osservatorio economico Aforisma School Management calcola che è pari a 1,02 miliardi di euro l'importo erogato alle imprese della provincia di Lecce dal Fondo di Garanzia per le piccola e media impresa (Pmi) dal 17 marzo al 2 dicembre 2020.


Una somma che è il corrispettivo di 20.427 operazioni e di una quota dello 0,9% sul totale dei finanziamenti erogati a livello nazionale, che ammonta a 112 miliardi euro. In Puglia l'importo finanziato complessivo oltrepassa invece i 5 miliardi di euro, ovvero il 4,6% della quota nazionale.
Corsa asfissiante al finanziamento, soprattutto quello da 25 mila euro. Sarà a lungo ricordato come uno dei momenti più bui della fase storica che sta caratterizzando la vita del Paese e dell'intero globo: il momento in cui il governo è ricorso al lockdown generale determinando, di fatto, la recessione dell'economia nazionale e la conseguente richiesta di denaro di imprese e famiglie alle banche, saziata in non meno di due mesi, con ulteriori conseguenze sulla tenuta sociale. Che è tutt'ora precaria.


«Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese - rammenta il responsabile dell'Osservatorio, Davide Stasi - supporta le imprese e i professionisti che hanno difficoltà di accesso al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento. Il decreto legge Liquidità, convertito con legge 40/2020, ne ha profondamente modificato le modalità operative, semplificando le procedure, aumentando le coperture ed ampliando la platea dei beneficiari.

Ai fini dell'ammissibilità alla garanzia - evidenzia - non viene effettuata alcuna valutazione del merito di credito del soggetto beneficiario finale da parte del gestore del fondo. Per le operazioni fino a 30mila euro è prevista l'approvazione automatica da parte del Fondo: i soggetti richiedenti (come banche e confidi) possono erogare i finanziamenti anche prima della delibera della garanzia. Possono essere garantite le imprese di micro, piccole o medie dimensioni, iscritte al registro delle imprese e i professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti ad associazioni professionali iscritte nell'elenco del ministero dello Sviluppo economico. Con il decreto legge Liquidità - conclude Stasi - sono state anche ammesse le small mid cap (con un numero di dipendenti fino a 499) e, limitatamente ai finanziamenti fino a 30mila euro, le persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, broker, agenti, subagenti di assicurazione ed enti del Terzo settore».


Il Governo ha provato a garantire l'accesso a tutte le fasce di popolazione e attività. Delle oltre 20mila operazioni finanziate in provincia di Lecce, 16.763 sono riconducibili a quelle d'importo fino a 30mila euro per un ammontare di 316,4 milioni di euro. E in questo caso la quota equivale all'1,6% del totale nazionale (19 miliardi di euro). In media l'importo finanziato con garanzia dello Stato è di 50.300 euro: leggermene più basso rispetto alla media regionale (62mila) e assai più contenuto rispetto a quella nazionale (79,2 mila euro); per quanto riguarda, invece, i finanziamenti fino a 30mila euro, l'importo medio erogato a livello provinciale scende a 18.879, in linea con la media regionale e con quella nazionale (19,5mila euro).
Il ricorso al Fondo di garanzia si sta dunque rivelando provvidenziale.

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