Il primo lungo ponte di giugno conferma il trend positivo: gli stranieri sono tornati nel Salento. E gli italiani iniziano a viaggiare nei fine settimana. In vista dell'estate 2022 ripartenza tanto attesa c’è stata: il turismo ha recuperato quasi due mesi rispetto agli ultimi due anni e anche per la festività della Repubblica è previsto il pienone nella maggior parte delle strutture ricettive di Lecce e provincia. Una scia positiva che segue quella del mese di maggio con Lecce regina indiscussa per presenze e arrivi. La fine dell’emergenza sanitaria ha infatti innescato un effetto molla: gli stranieri, dopo un primo stop causato dallo scoppio della guerra in Ucraina, hanno ripreso subito a viaggiare. E la città d’arte, come consuetudine in primavera, ha attratto numerosi gruppi e turisti individuali; con una percentuale di clientela dall’estero che ha sfiorato l’80%; buona ripresa anche per il MICE: il congressuale e il business, fermi al palo per oltre due anni, hanno portato nel capoluogo piccoli convegni, convention, congressi ed eventi. «Un maggio così – dicono gli operatori- non si vedeva da tempo».
A giugno parte la corsa al mare: alberghi e strutture sold out per il "ponte"
Ora, a partire dal ponte della Repubblica, inizia un’altra fase.
È partita la corsa per un posto al sole insomma: ad attrarre in particolare è lo Ionio. Le località sulla costa ionica, Gallipoli su tutte, sono quelle più gettonate. «Per il ponte del 2 giugno, ma anche per questo, abbiamo tutto pieno – commenta Anio Iannuzziello, direttore del Costa Brada a Gallipoli- e per giugno in genere siamo al 99% di occupazione. Abbiamo in particolare stranieri: svizzeri, tedeschi, francesi e belgi. Una bella clientela di fascia alta che prenota anche con 45-60 giorni di anticipo. Si sta tornando a programmare lentamente e anche gli italiani hanno allungato i tempi di prenotazione di almeno una settimana. La clientela di questo periodo ha voglia di visitare il territorio, chiedono di fare diverse esperienze e tanti arrivano qui da Matera o da Fasano. Gli italiani invece fanno solo mare e spa. A parte i francesi, che fanno un soggiorno medio di tre giorni, per gli altri l’indice di permanenza è di 6,5 giorni. Quello che manca completamente quest’anno invece sono i russi: neanche uno».
Buona percentuale di presenze anche nell’otrantino, per questo e per il prossimo weekend, ma giugno, qui, va più a rilento. «Chi ha avuto i gruppi – commenta Renato Bruni di Masseria Montelauro a Otranto- a maggio ha lavorato bene; si è recuperato un mese pieno, anche se in un primo momento la guerra ha avuto un effetto freno, poi si è ripartiti e si è tornati ad avere fiducia e programmare i viaggi. Per il ponte abbiamo tutto pieno, la maggior parte sono stranieri che però ci sarebbero stati comunque, a prescindere dal weekend lungo; in generale ci sono tante richieste ma ancora per giugno si lavora di più nel fine settimana e non per l’intero periodo. La maggior parte delle conferme e dell’interesse sono però a partire da fine giugno in poi».
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