Emergenza sfratti, i sindacati degli inquilini (Sunia-cgil, Sicet Cisl e Uniat Uil) protesteranno davanti alla prefettura di Lecce, il prossimo 24 giugno, dalle 10, per chiedere che la mini-proroga delle esecuzioni degli sfratti per morosità, vagliata dal Parlamento, venga fermata.
I dati
«I dati ufficiali certificati dal Ministero dell’Interno - scrivono i sindacati - ci dicono che nel 2019 in provincia
di Lecce ci sono stati 1400 sfratti. È del tutto evidente che per il 2020, a causa degli effetti diretti e indiretti della pandemia, ci aspettiamo numeri tripli rispetto a quelli dell’anno precedente. Stando così le cose per l’anno in corso, se la situazione è così grave come sembra a tutti, appare non solo sbagliata ma anche inefficace e pericolosa la scelta del Parlamento e del Governo di procedere ad una mini-proroga delle esecuzioni degli
sfratti per morosità lasciando fuori tutti i provvedimenti (che sono la maggioranza) emessi prima del 20 febbraio 2020, senza una cabina di regia per governare le esecuzioni e senza strumenti finanziari e normativi adeguati a garantire forme di accompagnamento sociale per il passaggio da casa a casa».
L'effetto della pandemia
Il Covid, hanno ricordato le sigle sindacali, «ha fatto collassare un’economia che era già in forte affanno e che aveva dei riverberi già gravissimi, anche prima del famigerato febbraio 2020, sulla possibilità di far fronte al pagamento degli affitti.
- stanziamento di ulteriori risorse al fondo sostegno all’affitto e al fondo per lamorosità incolpevole, anche con contributi aggiuntivi delle Regioni;
- incentivi alla rinegoziazione dei canoni, oggi non più sostenibili per molte famiglie;
- ristori ai proprietari che subiscono il ritardo dei canoni;
- rilancio dell’edilizia residenziale pubblica (case popolari) attraverso un programma pluriennale di investimenti;
- istituzione di una cabina di regia presso le Prefetture alla quale partecipino tutti i soggetti interessati (Prefettura, Comuni, Tribunale, Arca Sud Salento).