Salento, 138 defunti in attesa di una sepoltura. L’assessore: «Presto disponibili 300 loculi»

Salento, 138 defunti in attesa di una sepoltura. L’assessore: «Presto disponibili 300 loculi»
di Pino GRECO
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Lunedì 28 Marzo 2022, 20:44 - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 18:37

Centotrentotto defunti “parcheggiati” e scenario indecoroso a Tricase nel nuovo camposanto, situato a poche decine di metri dalla strada provinciale “Cosimina” e l’ospedale Panico, dove il primo atto di deporre una salma è stato effettuato nel 1987. Un luogo sacro con problemi eterni dove far visita ai propri cari diventa ancora più triste. Andiamo con ordine.

Parcheggiati in attesa dei loculi

Sono 138 i defunti “parcheggiati” nell’attesa che siano completati i lavori per la realizzazione di nuovi loculi. La domanda dei familiari dei defunti è una sola: «I nostri cari sono stati sistemati temporaneamente nei loculi delle confraternite da alcuni anni. Siamo molto addolorati perché dopo tutto questo tempo non abbiamo ancora un posto stabile dove pregare i nostri cari che non sono più in vita. È arrivato il momento di avere una sepoltura definitiva e dignitosa?».

La risposta arriva dall’assessore comunale Rocco Piceci: «Sì, il tempo sarà breve. Fra 30/40 giorni saranno disponibili 300 nuovi loculi». Ma non è la sola questione da esaminare, l’altra scena che si presenta tutti i giorni agli occhi dei familiari è l’indecorosa situazione che si crea fra estumulazioni delle cappelle comunali e le sepoltura nel campo retrostante: lapidi poggiate in maniera disordinata, in bilico e supportate da pietre e tante montagnole di terra.

Le cose sono andate avanti così fino a quando alcuni familiari, a proprie spese, hanno cominciato a mettere mano cominciando a spianare le montagnole, a raddrizzare le lapidi (in alcuni casi a sostituirle) e laddove le possibilità economiche dei familiari lo consentivano a sistemare, a recintare ad abbellire per rendere meno triste una sepoltura fatta - secondo i familiari - senza alcun rispetto dei defunti e di chi si recava a fare loro visita. Il risultato oggi è una situazione variegata: tombe sopraffatte dalle erbacce e lapidi ancora poggiate ed in bilico, da un lato e sistemazioni di fortuna.

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