Contagi: 111 positivi in un giorno. In quarantena un infermiere del Fazzi. I sindacati: tampone per tutti i dipendenti

Contagi: 111 positivi in un giorno. In quarantena un infermiere del Fazzi. I sindacati: tampone per tutti i dipendenti
di Fernando DURANTE
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Domenica 22 Marzo 2020, 15:54 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 12:12
Boom di casi a Bari. Salgono a 786 i casi positivi in tutta la Puglia dall'inizio dell'emergenza coronavirus. Nella sola giornata di oggi si sono registrati 111 nuovi casi positivi secondo il bollettino emanato dalla Regione Puglia sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro
Sono 573 i test effettuati per l'infezione Covid19 e sono risultati positivi 111 casi.
Nello specifico: 
 
37 nella Provincia di Bari;
17 nella Provincia Bat;
6 nella Provincia di Brindisi;
22 nella Provincia di Foggia;
17 nella Provincia di Lecce;
6 nella Provincia di Taranto; 

1 attribuito a residente fuori regione;
5 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.

 Due i decessi registrati nella giornata di oggi: uno nella provincia di Lecce e uno nella provincia di Foggia.

I NUMERI: 
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 6160 test. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 786, così divisi:

231 nella Provincia di Bari;
49 nella Provincia di Bat;
100 nella Provincia di Brindisi;
212 nella Provincia di Foggia;
120 nella Provincia di Lecce;
41 nella Provincia di Taranto;

13 attribuiti a residenti fuori regione;
20 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.

NUOVO CASO AL FAZZI 
Positivo un infermiere di sala operatoria del Vito Fazzi di Lecce che al momento si trova in quarantena al proprio domicilio. Dopo i due medici di Malattie infettive ora è toccato all’infermiere di sala operatoria. Il Servizio di igiene pubblica della Asl di Lecce è stato allertato per le misure di prevenzione che in questi casi riguardano la ricostruzione dei contatti “stretti” e gli eventuali tamponi da fare, oltre alle operazioni di sanificazione degli ambienti il cui compito spetta alle squadre di Sanitaservice appositamente costituite. Un nuovo contagio, dunque, tra gli operatori sanitari e si aggiunge all’elenco dei sanitari colpiti dal coronavirus. I casi più recenti riguardano i due infermieri del reparto di Medicina dell’ospedale di Gallipoli la cui positività è stata resa nota nella tarda serata di ieri dal presidente del Consiglio del Comune di Gallipoli.

LE RICHIESTE DEI SINDACATI
La notizia dell’infermiere del Fazzi positivo al Covid-19 non lascia indifferenti gli Rsu e le organizzazioni sindacali che hanno immediatamente scritto ai vertici della Asl e al prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta. La richiesta: effettuare una ispezione immediata del servizio Spesal per mettere subito in sicurezza tutte le unità operative che hanno avuto contatti con l’anestesista positivo. Ma non basta: è necessario, per  FP CGIL - CISL FP - UIL FPL – FIALS - FSI USAE - NURSIND - USPPI  - effettuare il tampone del coronavirus a tutto il personale identificato dal Dipartimento di Prevenzione e mettere i dipendenti in sorveglianza domiciliare. Tutto questo contestualmente alla sanificazione di tutti gli ambienti oggetto di ispezione/controllo, identificati dal dipartimento di prevenzione e Spesal. «Tali azioni – dichiarano i sindacati – sono urgenti ed indispensabili al fine di preservare i pazienti, i lavoratori, gli ambienti del Vito Fazzi di Lecce».
«Inoltre – dichiarano i sindacati - si chiede di effettuare una indagine interna per verificare se alcuni direttori o  dirigenti di unità operative abbiano rispettato le disposizioni emanate dalla Direzione Strategica Aziendale sulla sospensione delle attività interventistiche non urgenti-ambulatoriali. Ci risulta – sottolineano - che il dipendente contagiato ha espletato la propria attività nella sala operatoria dedicata all’unità operativa di Otorino Laringoiatra per interventi ritenuti differibili». 


MORTA LA DONNA RICOVERATA A SOLETO 
Sale a 117 il numero di contagi accertati da coronavirus nel Salento. E questa mattina  non ce l'ha fatta l'anziana donna di Serrano ospitata da anni, presso la casa di riposo Le Fontanelle di Soleto. Era stata ricoverata presso l'ospedale Vito Fazzi di Lecce, per sospetti sintomi da Coronavirus. Il primo tampone era risultato positivo e si attendeva il risultato del secondo test per confermare la presenza del virus, ma l'anziana donna non ce l'ha fatta. Ai ripetuti sintomi di possibile infezione, immediatamente anche agli altri ospiti della casa ed al personale dipendente è stato effettuato il primo tampne che è risultato negativo. Per conferma è stato effettuato il secondo prelievo di cui si attende il risultato. In paese l'allarme è alto.
«Ma dal momento in cui è stato emanato il primo Decreto del Presidente del Consiglio - comunica il sindaco del paese grico, Graziano Vantaggiato - la struttura si è  messa in quarantena autonomamente, per autotutela».
All'interno della Casa operano circa dieci assistenti di cui due sono di Carpignano Salentino, comune della frazione in cui era residente la 94enne deceduta. Il sindaco, Mario Bruno Caputo, spiega che «la signora defunta era ospitata da anni in quella struttura. Quello che mi preoccupa sono i due giovani dipendenti. Comunque - continua - in questi giorni non sono stato fermo. In silenzio, com'è nel mio carattere, sono stato sempre in contatto con la Asl per proteggere il paese, come farò maggiormente anche in questo caso». 

I NUMERI DEL CAPOLUOGO
Intanto nel capoluogo salentino i casi accertati sono stati, finora, 25.
L'aggiornamento dei dati è stato riferito dal sindaco di Lecce, Carlo Salvemini. «La prudenza è doverosa e necessaria - ha detto -, ma l'andamento appare sotto controllo e questo ci viene ribadito da un dato fondamentale, cioè l'occupazione dei posti di terapia intensiva, oggi all'11 per cento del totale». 

 
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