Boom della case vacanza nel Salento, nessuno affitta più ai residenti

Boom della case vacanza nel Salento, nessuno affitta più ai residenti
di Luana PRONTERA
3 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:38

Negli ultimi anni, la ricerca di una casa in affitto si è trasformata in un vero e proprio incubo per le giovani coppie e per le famiglie interessate ad abitare nel Basso Salento. I motivi sono da ricercare nel boom del fenomeno “case vacanza”. Un boom che, peraltro, ha ripreso la corsa in positivo dopo un lieve arresto dovuto al diffondersi della pandemia da Covid 19 nel 2020.

Tre-quattromila euro per due mesi

«Avvertiamo il problema, sempre maggiore, di non riuscire ad evadere le tante richieste di affitti annuali che riceviamo - afferma Massimo Ferilli, titolare della storica e omonima agenzia immobiliare di Castrignano del Capo – il motivo è molto semplice. A parlare sono proprio i numeri. Ad un proprietario conviene molto di più affittare due mesi d’estate e recuperare dai 3mila ai 4mila euro piuttosto che ricavarci 300 euro al mese con tutti i vincoli e rischi che un contratto d’affitto a lungo termine comporta – e continua – la situazione migliora leggermente spostandosi nell’entroterra di Tricase o verso altri grandi centri, ma nei paesi a vocazione turistica la situazione è questa».
Per massimizzare i profitti e ridurre i rischi, quindi, si sceglie di mantenere sfitti gli appartamenti in vista della stagione estiva. «Le persone che si rivolgono a noi per questo genere di locazione ci sono ma sono poche – spiega Andrea Imperato, proprietario dell’agenzia Dimora nel Salento con sede ad Alessano - si preferisce la formula dell’affitto con riscatto o, chi può, cerca di acquistare direttamente un’abitazione». 
Ma acquistare una casa non è una possibilità alla portata di tutti e la risposta dei Comuni, in termini di edilizia popolare, appare quasi sempre insufficiente o non pervenuta.

Se da un lato diminuiscono drasticamente le abitazioni destinate all’affitto annuale, quelle impegnate come case vacanza crescono di anno in anno così come le richieste e le prenotazioni.

Incremento del 70%

Un trend positivo che conferma e supera quello dell’anno scorso. «Nel 2021 abbiamo chiuso con oltre 50mila notti vendute e un incremento del 70% rispetto al 2020», spiega Antonio Barbara, titolare di Perle di Puglia, con sede a Casarano, che gestisce più di 1.000 immobili nel Basso Salento. «Quest’anno siamo fiduciosi in una conferma dei numeri dello scorso anno con leggero aumento di presenze, probabilmente in bassa stagione. Le prenotazioni confermate a gennaio del 2022 sono quasi il triplo rispetto a quelle di gennaio 2021, con unità abitative in crescita del 10%”. In merito alla situazione legata al diffondersi dei contagi, Antonio Barbara precisa: «La gente prenota lo stesso, prediligendo soluzioni indipendenti che garantiscano più sicurezza. Gli immobili più amati, gettonati e prenotati restano quelli con piscina che spesso coincidono con immobili di lusso».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA