Salento, cartelle esattoriali risalenti a 20 anni fa: «Sospensioni o ricorsi»

Salento, cartelle esattoriali risalenti a 20 anni fa: «Sospensioni o ricorsi»
di Enzo SCHIAVANO
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Mercoledì 2 Marzo 2022, 16:14 - Ultimo aggiornamento: 18:08

Intimazioni di pagamento di tributi locali che risalgono anche a vent'anni fa. Le hanno ricevute diversi cittadini in questi giorni dalla società di riscossione per conto del Comune. Le cartelle esattoriali sono accompagnate dalla richiesta di saldare entro 5 giorni. Per il Circolo cittadino del Pd le cartelle sarebbero illegittime e con un comunicato stampa invita il sindaco, Ottavio De Nuzzo, a concordare con il concessionario la sospensione degli atti notificati. Palazzo dei Domenicani, però, ha fatto sapere che la richiesta alla società di riscossione di rinotificare gli atti è partita dalla Commissione Straordinaria di Liquidazione.

I fatti

I commissari, che sono insediati a Palazzo dei Domenicani da ben 7 anni, hanno messo mano agli atti di pagamento notificati prima del 31 dicembre 2013, non saldati, e riconducibili a imposte locali di anni ancora più remoti. Sono cartelle già notificate in passato, anche più di una volta, ma i commissari hanno chiesto alla società di riscossione un'ulteriore notifica.

I cittadini interessati hanno sollevato più di un dubbio: sono annualità prescritte? Sono somme inesigibili? Sono stati pagati ma ho perso la ricevuta? Incertezze che ha fatto sue il Pd.

«Cambia il sindaco ma le Cartelle illegittime restano recita la nota del Pd -. Analizzando il dettaglio dei tributi e delle annualità contenute in queste intimazioni, abbiamo scoperto che sono riferite ad anni d'imposta per i quali è ormai già trascorso quasi un ventennio e rispetto ai quali è verosimile che i contribuenti, a distanza di tanto tempo non conservino più le ricevute di pagamento».

I precedenti

Già nel luglio 2019 lo stesso Pd aveva denunciato lo stesso problema, dopo un'altra ondata di notifiche di atti di pagamento, che nel giro di alcuni mesi furono annullati dalla Commissione Tributaria di Lecce che accolse alcuni ricorsi di alcuni cittadini. «Ciò nonostante aggiunge il Pd - l'Amministrazione di Casarano continua a notificare atti palesemente errati e illegittimi costringendo, ancora una volta, il contribuente a pagare o a ricorrere in commissione tributaria con un ulteriore aggravio di costi per le spese legali.

Il Pd di Casarano esprime vicinanza a tutti i cittadini oggetto di tale ingiustizia e si rende disponibile, sin da subito, ad offrire chiarimenti e indicazioni sulle intimazioni notificate dall'Amministrazione e invita il sindaco a concordare con la società di riscossione la sospensione immediata di ogni ulteriore attività notificatoria ed esecutiva riferita a questi tributi, al fine di verificare la legittimità sotto tutti i punti di vista, delle richieste di pagamento e procedere, eventualmente, in autotutela all'annullamento delle stesse, evitando ai casaranesi un inutile e dispendioso ricorso in commissione tributaria, oltreché ulteriori condanne per l'Ente».
 

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