Strade groviera: il Salento spende 45 milioni per rifarle. A Diso strada interrotta per frana. I dati Comune per Comune

Strade groviera: il Salento spende 45 milioni per rifarle. A Diso strada interrotta per frana. I dati Comune per Comune
di Pierangelo TEMPESTA
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Lunedì 18 Aprile 2022, 20:47 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 10:28

Oltre 45 milioni di euro spesi per la manutenzione della viabilità urbana. Ma, a fronte di una cifra così alta, in tanti Comuni del Salento le strade sono un colabrodo. E, spesso, nei centri urbani il manto stradale non è altro che una lunga distesa di toppe che, con le prime piogge, si rivelano peggiori delle buche che sono andate a coprire. 

I dati: 45milioni e 365mila euro

I dati, elaborati da Openbilanci (la piattaforma di Openpolis che analizza e monitorizza i bilanci delle amministrazioni comunali italiane), parlano di una spesa di 45milioni 365mila euro, nel 2020, per il funzionamento e la manutenzione di strade urbane, percorsi ciclopedonali e parcheggi. Nell’indagine sono considerate anche le spese per la riqualificazione stradale e la concessione dei permessi per le zone a traffico limitato. Sono inclusi, infine, gli interventi sull’illuminazione stradale, sui semafori e sull’abbattimento delle barriere architettoniche. La voce riguarda esclusivamente le infrastrutture stradali: sono escluse, quindi, le spese relative ad altre vie di trasporto e non si considerano le uscite legate al trasporto pubblico.

A Lecce la spesa più alta

L’amministrazione comunale che ha speso di più è quella di Lecce: con 6 milioni 485mila euro, il capoluogo si piazza al primo posto in classifica. A seguire c’è Nardò, con 2 milioni 918mila euro. Al terzo posto, con una spesa di 2 milioni 106mila euro, c’è Ugento. I Comuni con l’estensione territoriale più grande, quindi, occupano il podio in esatto ordine di grandezza. Ci sono poi Gallipoli (1 milione 993mila euro), Galatina (1 milione 742mila euro), Casarano (1 milione 578mila euro), Copertino (1 milione 313mila euro), Squinzano (1 milione 251mila euro), Melendugno (1 milione 246mila euro) e Porto Cesareo (1 milione 15mila euro). Tutti gli altri Comuni hanno speso meno di un milione. In coda alla classifica stilata da Openpolis, invece, ci sono Alezio, Corsano, Diso, Castri di Lecce, Montesano Salentino, Sternatia, Melpignano e Martignano: per il 2020, la spesa di questi Comuni per la manutenzione della viabilità urbana è stata uguale a zero. Li precedono Giuggianello (80mila euro), Salve (88mila euro), Zollino (89mila euro) e Neviano (90mila euro).

I dati di 16 Comuni non sono pervenuti. 

Spesa procapite: Giurdignano al top, Lecce al 32esimo posto

Interessante anche il dato riguardante la spesa pro-capite, rapportata cioè al numero di cittadini residenti. La classifica, in questo caso, è capeggiata da Giurdignano, dove nel 2020 per la manutenzione stradale sono stati spesi 207 euro a residente. A seguire ci sono Patù (198 euro), Bagnolo (193 euro), Ugento (173 euro), Porto Cesareo (162 euro), Otranto (139 euro), Castrignano del Capo (132 euro), Palmariggi (131 euro), Melendugno (125 euro) e Morciano di Leuca (106 euro). In coda alla classifica della spesa pro-capite, oltre agli otto Comuni che hanno registrato uscite zero, ci sono Tricase (6 euro a residente), Neviano (18 euro), Salve (19 euro), Guagnano (22 euro) e Aradeo (24 euro). Lecce si posiziona al 32esimo posto, con una spesa pro-capite di 69 euro.

Diso, strada nel Salento interrotta per una frana

Buche e richieste di risarcimento

Come sottolineano gli analisti di Openpolis, «spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia». Inoltre, «spesso i Comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa». Tuttavia resta da chiedersi perché, se molte amministrazioni impegnano (con fondi propri o, più spesso, tramite finanziamenti da parte di enti sovracomunali) cifre considerevoli per la manutenzione delle strade, molte arterie urbane siano spesso impercorribili. E non solo a causa delle buche, ma anche per la (spesso) discutibile qualità degli interventi di manutenzione a seguito di scavi per sottoservizi o allacci. Una situazione, questa, che si ripercuote negativamente sulle casse comunali. Proprio a causa delle strade dissestate, infatti, i Comuni sono chiamati a sostenere costi salatissimi per riparare i danni causati a persone e mezzi da marciapiedi malmessi e buche nell’asfalto. A Lecce, per esempio, tre determine comunali datate 9 marzo 2022 hanno messo insieme un esborso pari a 8.900 euro: 3.600 a favore di una donna inciampata su viale San Francesco, davanti alla villa comunale; 2.800 euro destinati a un cittadino caduto con il suo monopattino su viale Leopardi a causa di una buca; 2.500 euro per una donna caduta su viale Otranto a causa di un marciapiede sconnesso. D’altro canto, c’è da considerare che l’aumento dei prezzi dei materiali e dell’energia sta causando il rallentamento di molti lavori pubblici, tra cui proprio quelli per la manutenzione delle strade. Alcuni impianti di bitumazione si sono visti costretti addirittura a chiudere. 

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