Riceve una fattura di ricalcolo di oltre 60mila euro con l’intimazione a pagare entro 15 giorni, pena la sospensione del servizio elettrico. Ristoratore del Capo di Leuca si rivolge ad un legale per ottenere la rateizzazione degli importi pretesi e preannuncia l’avvio di un’azione risarcitoria. Alla base della maxi bolletta ci sarebbe un errore di fatturazione da parte del fornitore più volte sollecitato a verificare l’assenza di anomalie tecniche e fatturali in merito all’utenza del malcapitato.
La versione dell'avvocato
«Il mio cliente si è accorto che le bollette erano basse rispetto ai consumi elettrici dell’attività di ristorazione. Così, a più riprese, nel corso degli ultimi due anni, ha chiesto al fornitore di energia approfondimenti e controlli per accertarsi della correttezza di quanto fatturato al fine di evitare spiacevoli sorprese. Nel frattempo, pagava regolarmente quanto chi veniva richiesto», fa sapere il suo legale, l’avvocato Cosimo Calsolaro.
«I tecnici dell’ente fornitore hanno sempre assicurato la regolarità della fornitura pertanto, la maxi bolletta, era totalmente inattesa.
Non è un caso isolato
Benché destinato a far discutere, quello del ristoratore del Capo di Leuca, non è certo un caso isolato. A Torre San Giovanni (marina di Ugento) un altro operatore economico, che lavora sempre nel settore della ristorazione, ha ricevuto una maxi bolletta di ricalcolo pari ad oltre 90mila euro. Pagare queste somme prima dell’avvio della stagione estiva e quindi prima del pieno carico di attività rappresenta un problema reale per molti esercenti il cui lavoro si concentra principalmente in estate.
«Il fornitore di servizi elettrici è un operatore professionale qualificato ed è responsabile verso l’utente nel caso di errori o negligenze causate dalla propria organizzazione aziendale - precisa l’avvocato Calsolaro -. Il fornitore, infatti, risponde anche in via amministrativa cioè con sanzioni pecuniarie, anche particolarmente rilevanti, inflitte da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) nel caso di errori o comportamenti scorretti da parte del fornitore in merito a casi non sporadici ma ripetuti a danno di una pluralità di utenti». Quindi, puntualizza: «Il fornitore in questione, insieme ad altri fornitori di energia, sono già stati sanzionati più volte per questi motivi. È tutt’altro che un caso isolato».
La rabbia del ristoratore del Capo di Leuca, che preferisce restare anonimo, non è legata soltanto alla difficoltà materiale di far fronte a simili pretese ma anche alla preoccupazione per la tenuta dell’intero settore. «Noi lavoriamo da anni e onestamente. Seppure con qualche difficoltà riusciremo a superare a anche questa. Ma cosa accadrebbe se un errore venisse commesso a discapito di un’attività giovane o appena avviata?» si chiede l’imprenditore salentino.
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