Tragedia nel Salento: un piccolo di 13 mesi è stato trovato morto in una culla a Casamassella, frazione di Uggiano la Chiesa.
Cosa è successo
Un bimbo di 13 mesi è stato trovato senza vita nella culletta nel pomeriggio di mercoledì. Secondo una prima parziale ricostruzione dei fatti, ad accorgersi di quanto accaduto e a lanciare l’allarme sono stati i genitori.
Inutili però sono stati i soccorsi del 118, giunti sul posto in breve. Il bimbo, purtroppo, era già morto. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale stazione per le verifiche di prassi su quanto accaduto.
L'allarme
Il padre ha composto il numero della centrale del 118 e chiesto aiuto.
La morte in culla
Tra le possibile cause della tragedia si fa strada la possibilità della morte in culla o Sids (dall'inglese Sudden Infant Death Syndrome): cioè la morte improvvisa e inspiegabile di un bambino intorno all'anno di età. È più frequente tra uno e cinque mesi di età e rappresenta una delle cause principali di morte nel primo anno di vita. Nel nostro Paese, si stima che vada incontro a morte in culla un nato su duemila. Riguarda quasi sempre bambini apparentemente sani. Il decesso si verifica di solito durante il sonno e per questo è chiamata "morte in culla".
Episodi rari ma in via generale, quindi senza alcun riferimento diretto al caso specifico, confermati anche dal primario di pediatria del "Fazzi", Pasquale Paladini e dal segretario provinciale Fimp (federazione italiana medici pediatri), Lorenzo De Giovanni. «Si tratta di tragedie improvvise, in cui anche il pediatra difficilmente può intervenire, se non attraverso la prevenzione che si svolge dalla presa in carico del neonato. Nei primi mesi di vita - chiarisce De Giovanni - può accadere che si registri la morte in culla, per un rigurgito da latte, e per questo spieghiamo ai genitori quali sono le posizioni da far assumere al bambino in culla. E dai riscontri è emerso che posizionando il bambino in modo supino o sul fianco il 90% dei rischi si riducono». «Tuttavia le cause della morte improvvisa possono essere anche altre, e non sempre di facile individuazione - aggiunge il pediatra -. Il decesso può sopraggiungere improvviso anche per un'alterazione o rallentamento dell'attività cardiaca, o in altre circostanze, sempre in via generale conclude De Giovanni - la causa può essere ricercata in qualcosa di congenito che il bambino ha e che purtroppo non consente una diagnosi precoce in assenza di sintomi. Le morti in culla o improvvise sono situazioni drammatiche per famiglie e pediatri».
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