Salento, avvistato un pinguino, ma è una gazza marina. L'animale ritorna nell'area marina dopo un secolo

Salento, avvistato un pinguino, ma è una gazza marina. L'animale ritorna nell'area marina dopo un secolo
di Francesco DE PASCALIS
3 Minuti di Lettura
Domenica 27 Novembre 2022, 12:38 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 03:20

Dopo oltre un secolo la gazza marina ritorna a Porto Cesareo e nello Jonio Salentino. Ad agevolare il ritorno del volatile marino, gli eccezionali cambiamenti climatici, come la tempesta con mareggiata di libeccio dell'inizio della scorsa settimana, provocando profondi mutamenti nell'ecosistema marino e costiero e che spesso coincidono con il ritorno di specie animali sparite da decenni dai nostri territori. È il caso «dell'interessantissimo avvistamento», così come lo hanno definito studiosi, ornitologi ed addetti ai lavori, registrato lo scorso 23 novembre nell'Area Marina Protetta nazionale Porto Cesareo, precisamente nella baia di Sant'Isidoro, marina di Nardò.

L'incontro con l'esperto

A beccare la gazza marina è stato Dario Salemi, 53enne, appassionato di natura ed in particolare dell'osservazione di volatili terrestri ed acquatici. Ed è lo stesso Salemi a raccontare la sua bella storia di incontri importanti e per certi versi storici. «Era la mattina del 23 novembre, il giorno dopo la fortissima libecciata, ed ero andato nella baia di Sant'isidoro per cercare di fotografare un uccello migratore che adesso dovrebbe essere in Africa».


«Appena arrivato - prosegue - lo noto subito, mi sembra un parente lontano della Pulcinella di mare, ma è un'Alca torda. È un animale di 40 centimetri rassomigliante ad un piccolo pinguino per convergenza evolutiva. In passato c'è stato qualche sporadico avvistamento, soprattutto in inverno, lui e' soprattutto stanziale nel mar ligure, ma solitamente a diverse miglia in mare. Sarà stata la tempesta - conclude l'appassionato - che avrà costretto le gazze a scendere così a sud, per ripararsi dai marosi».


Dovrebbe essere la trentesima osservazione della specie per la Puglia in 150 anni. «Essendomi accorto dell'animale solo quando ero a pochi metri - conclude Selmi - si è spaventato ed è andato al largo pulendosi le penne.

Probabilmente era appena arrivato, dopo qualche minuto ha cominciato a pescare, immergendosi sott'acqua e rimanendo immerso per circa un minuto alla volta. In questa attività si è riavvicinato alla vista, a circa 10 metri. Poi dopo varie immersioni l'ho perso di vista. È un animale bellissimo ed era la prima volta che lo osservavo».


A confermare l'avvistamento e la presenza dell'Alca torda, il dottor Cristiano Liuzzi, noto ornitologo del Centro Studi Romita. «La Gazza marina - spiega - è un uccello della famiglia degli Alcidae parente delle rondini di mare e dei gabbiani, ma ha scelto una nicchia ecologica particolare, pesca sott'acqua usando le ali come propulsore per inseguire piccoli pesci, è molto veloce, nidifica in nord Europa dall'Inghilterra alla Scandinavia e Islanda».
«Il fenomeno delle invasioni invece si verifica molto raramente, a seguito di particolari condizioni climatiche e di forti tempeste di vento - conclude -. In Puglia, l'ultima invasione documenta risale al dicembre 1886, quando nella rada di Taranto furono osservate moltissime Gazze marine».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA