Salento, aggressione al titolare di un bar Lgbtq: tre denunciati, uno è un poliziotto penitenziario. Fra le accuse anche apologia del fascismo

Salento, aggressione al titolare di un bar Lgbtq: tre denunciati, uno è un poliziotto penitenziario. Fra le accuse anche apologia del fascismo
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Venerdì 27 Agosto 2021, 16:59 - Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 13:29

Hanno fatto irruzione nel locale dichiarandosi fascisti e aggredito, prima a parole e poi passando alle mani, il titolare del Barattolo a Sud, bar gay friendly a Leverano, nel Salento. Solo l'intervento del personale della vicina pizzeria “Da Franco” ha impedito che la situazione degenerasse e convinto i tre ad andare via.

Ora sono state formalizzate le accuse nei confronti dei tre uomini che nella notte tra il 24 e il 25 agosto scorsi hanno assalito Antonio Paladini, 42enne leveranese titolare del Barattolo: rispondono in concorso di percosse aggravate da futili motivi e da finalità discriminatorie.

I denunciati sono A D., imprenditore di 58 anni di Leverano, P.C. 49 anni, originario di Santa Maria Capua Vetere e in servizio come poliziotto penitenziario a Parma, S.S. 69 anni di Carmiano (Lecce) che risponde anche di apologia del fascismo.

Il 69enne, infatti, all'invito di lasciare il locale rivoltogli da Paladini, secondo le accuse gli avrebbe risposto urlando “Siamo fascisti”.

L'indagine lampo è stata condotta dagli uomini della Digos della questura di Lecce e dai colleghi della Squadra mobile: la vittima aveva denunciato prima via social e poi di persona la grave aggressione. Solidarietà a Paladini e alla comunità del Barattolo - che ha una sede anche a Bologna e si definisce “safe, queer e antifa” - è arrivata da tutti i cittadini e dal sindaco del Comune a nord di Lecce. 

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