Salento, le case vuote sono 203mila ma si affittano soltanto ai turisti

Secondo l’Istat nel capoluogo sono 11.200 gli immobili “vuoti” e oltre 203mila in tutta la provincia

Salento, le case vuote sono 203mila ma si affittano soltanto ai turisti
Salento, le case vuote sono 203mila ma si affittano soltanto ai turisti
di Paola COLACI
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Giovedì 4 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:50

Casa dolce casa. Ma abitare a Lecce e nei principali centri del Salento - quelli a vocazione turistica soprattutto - ormai è sempre più difficile e costoso. Chi deve cercare un immobile in affitto - famiglie e giovani coppie, studenti universitari e lavoratori in trasferta - si ritrova a fare lo slalom tra le migliaia di annunci di affitti brevi per locazioni turistiche. I proprietari di seconde case - secondo l’Istat nel capoluogo sono 11.200 gli immobili “vuoti” e oltre 203mila in tutta la provincia - preferiscono infatti la formula degli affitti brevi. 

La locazione a tempo

Un vero e proprio boom, quello delle formule di locazione “a tempo”, incentivato dal revenge travel innanzitutto: dopo la pandemia i turisti sono tornati a viaggiare come e più di prima. Ma anche dal sistema Airbnb: a oggi in Italia gli annunci pubblicati sulla principale piattaforma di affitti sono oltre quattrocentomila. E nella top 20 delle città italiane con più alloggi disponibili, dopo Milano, Roma e Firenze, ci sono Gallipoli al diciassettesimo posto con 2011 alloggi e Lecce al diciottesimo con 1972 alloggi brevi.
Un’offerta che esclude dal mercato però chi vive e lavora nel capoluogo e negli altri centri della provincia.

Residenti o trasfertisti che vorrebbero affittare una sistemazione comoda e non troppo distante dai centri cittadini ma che nei fatti si ritrovano “sfrattati” dai turisti. Sì perché concedere in affitto una camera per una due notti a prezzi che oscillano tra 70 e 180 euro a seconda del periodo e della “stagione” ai proprietari degli immobili di certo conviene di più. La stessa abitazione in locazione a canone libero - magari con la formula del contratto d’affitto 4+4 - garantirebbe un guadagno inferiore. Oltre al rischio di morosità da parte degli inquilini. Ecco perché nella maggior parte dei casi si preferisce tenere chiuse le abitazioni anche per 6-8 mesi l’anno, puntando ad affittarle soltanto durante l’estate.

«La gran parte sceglie di affittare ai turisti»

«Un fenomeno che a Lecce si registra ormai nell’80% dei casi - conferma Stefano Ricercato, dell’agenzia “Ricercato Immobiliare” - Chi possiede uno o più appartamenti in città sceglie di affittarlo solo ai turisti. Una formula meno impegnativa e più remunerativa: i proprietari godono di un’entrata aggiuntiva non trascurabile e i turisti risparmiano un po’ rispetto ai costi degli alberghi avendo a disposizione un’intera abitazione». Stesso copione - ma in questo caso le percentuali superano il 90% - a Gallipoli e a Porto Cesareo, a Salve e Ugento ma anche a Nardò, Otranto, Galatina e in tutti i centri a vocazione turistica. Località nelle quali il business degli affitti brevi garantisce un guadagno adeguato.

Anche per gli affitti lunghi ci sono i rincari 

E anche chi ha la fortuna di firmare un contratto di locazione per la casa dei sogni per uno o più anni deve comunque fare i conti con i rincari. «Prezzi che negli ultimi due anni a Lecce hanno fatto registrare un incremento del 20%. Un immobile che sino allo scorso anno era sul mercato a 900 euro al mese, ora viene proposto a 1.200 euro circa - fa sapere Loredana Latino, titolare dell’agenzia immobiliare “Coldwell Banker Italy” - Impennata dovuta principalmente all’incremento della richiesta di immobili in affitto. Se prima della pandemia la maggior parte delle richieste era orientata all’acquisto della casa, ora con la crescita dei tassi di interesse l’unica alternativa per chi cerca casa è locazione». Sempre a patto di trovarla.

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