“Sagra del diavolo”, il parroco si scaglia contro gli organizzatori: «Il male esiste, convertitevi»

“Sagra del diavolo”, il parroco si scaglia contro gli organizzatori: «Il male esiste, convertitevi»
di Maurizio TARANTINO
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Venerdì 23 Agosto 2019, 18:58 - Ultimo aggiornamento: 22:08

Una vicenda degna di Peppone e Don camillo, se non fosse che accade sul serio nel Salento estivo del 2019.
Al termine dell’ottava edizione della Sagra del diavolo “fetsta di arti, musica ed altre eresie” organizzata dal Collettivo Sbam lo scorso fine settimana, il parroco del comune di Galatone, Don Antonio Musca, ha infatti lanciato un lungo appello online, chiedendo ai cristiani di dire no all’evento: «Chiediamo a Dio Padre di perdonare coloro che non vivono la Grazia di Dio. Il diavolo esiste, perché cercarlo?».
Don Musca sottolinea come da poco sia terminata la festa del Santissimo Crocefisso di Galatone: “Permettimi amico galatonese, cittadino di Galatone, e oggi perché permettiamo tutto questo? Perché permettiamo la sagra del diavolo? Allora non ha senso la festa cristiana? Allora dove sei uomo? Perché cerchi il diavolo colui che ti separa da Dio, colui che ti distrugge. Perché prima ti metti in ginocchio ti fai il selfie da pubblicare sul tuo stato di facebook, su instagram, su whatsapp tutto contento e poi? Come mai dici: “W il Santissimo Crocifisso”, a beh certo viva e poi? Volti le spalle come Pietro. Ipocrita”.
E infine l’appello alla conversione: “Carissimi amici organizzatori, amministrazione Comunale, forze dell’ordine, avete il compito di vigilare sulla nostra cittadina, il male abita nella nostra Galatone, la stiamo macchiando, i tanti giovani che scelgono il male, la droga, lo spaccio, lo spinello, la magia, e perché purtroppo non stiamo creando nulla di bello. Lo dico a voi responsabili convertitevi, profumate del dono di Cristo e non del diavolo, sappiate essere strumento di pace per i giovani che incontrerete”.
Gli organizzatori non sembrano averla presa bene e annunciano ripercussioni a quelle che definiscono calunnie. Sui social si è scatenata una polemica che va avanti da giorni.  Tanti gli interventi a sostegno della manifestazione, una delle poche che in questi anni a galatone ha attirato migliaia di persone. Luigi Bruno, musicista e organizzatore dell'evento insieme con uno staff di cui fanno oarte numerosi giovani galatonese, ha chiarito che nel programma della sagra non c'è alcunché che possa far pensare a riti satanici o cose del genere. «Tutta una montatura del sacerdote» 



 

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