S. Oronzo, si riparte dal luogo dal martirio. Svelati i restauri

S. Oronzo, si riparte dal luogo dal martirio. Svelati i restauri
di Antonio GRECO
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Sabato 25 Agosto 2018, 12:24

Non c'è soltanto devozione e rispetto, così come quando ci si affaccia in un luogo di culto. Al Santuario di Sant'Oronzo Fuori le Mura è come se il tempo si fosse fermato a quel 26 agosto 68 dopo Cristo, anno in cui si consumò il martirio di Sant'Oronzo. Nel giardino che circonda la Chiesa, una colonna con una epigrafe del 1714 ricorda il momento in cui il vescovo di Lecce venne giustiziato per aver professato il cristianesimo biasimando il culto pagano. Il luogo è questo. Se qui tu preghi o passagier divoto, ogni soccorso al tuo bisogno è lesto. D.F.C. AD 1714.
A custodire il monumento è don Maurizio, parroco della Chiesa Cuore Immacolato di Maria. È lui ad accompagnarci in questo breve viaggio nella tradizione influenzata, tuttavia, dalla scarsezza di documenti storici ufficiali a disposizione. La Chiesa venne eretta soltanto nel 1912, anche se sono numerose le testimonianze che raccontano di un tempio romano dedicato al Santo. Come quella risalente al 1657, anno di ricostruzione del Tempio per opera del canonico leccese Francesco Cappello. O come quella del parroco Giulio Cesare Infantino che già nel 1635 narra di una chiesa dedicata a Sant'Oronzo. Una messa viene celebrata la penultima domenica di ottobre di ogni anno. E ora a ridare smalto e riempire di maggiore significato un luogo sacro che meriterebbe più attenzione e considerazione è l'arcivescovo di Lecce monsignor Michele Seccia che questa mattina, alle 10.30, officerà una cerimonia religiosa all'interno del Santuario.
Un fatto del tutto inusuale. Che diventa di per sé un segno tangibile della testimonianza della Curia di Lecce alla sacralità di un luogo che affonda le sue radici nel tempo. I lavori di restauro ancora in corso dell'edificio hanno interessato la facciata esterna della Chiesa, rimessa praticamente a nuovo, le pertinenze del monumento religioso e, soprattutto l'altare marmoreo che abbandona i tratti cromatici scuri per essere alleggerito con un color bianco-panna che pare richiamare le sfumature della lucente pietra barocca leccese. Un restyling che ha interessato anche i gradoni che danno sull'altare. È stato rimosso uno dei due amboni che erano ai lati dell'altare, in ossequi alla riforma liturgica. Ora si attende la nuova statua di cartapesta commissionata da don Maurizio all'artista leccese Marco Epicochi che sostituirà quella posizionata all'interno della Chiesa. «Sarà splendida - assicura il parroco - raffigurerà Sant'Oronzo mentre benedice la città di Lecce. Una statua dal grande valore simbolico». L'auspicio è che la celebrazione di oggi possa diventare un buon viatico per aprire le porte dei fedeli al Santuario di Sant'Oronzo Fuori le Mura.
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