Rubavano auto e ne rivendevano i pezzi: due arresti della Mobile

Rubavano auto e ne rivendevano i pezzi: due arresti della Mobile
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Mercoledì 14 Aprile 2021, 10:54 - Ultimo aggiornamento: 18:56

Rubavano auto a Lecce ma anche in provincia e poi ne rivendevano i pezzi, soprattutto on-line. In carcere con l'accusa di furto e ricettazione sono finiti Luigi Carico, 58 anni, di Novoli, e Andrea Bursomanno, 35 anni, di Arnesano. Gli arresti sono stati eseguiti questa mattina dagli agenti della Squadra Mobile di Lecce, dopo un anno di indagini.

Le indagini

Secondo quanto emerso dalle indagini - condotte dagli agenti della IV sezione della Squadra Mobile - Carico sarebbe un "ladro seriale". Gli agenti, attraverso osservazioni, pedinamenti e immagini delle videocamere, hanno appurato come l'uomo trascorresse le sue  serate in giro tra Lecce e alcune marine per individuare le auto da rubare: quasi sempre veicoli italiani, Fiat o Alfa Romeo, perché i loro "pezzi" sono facilmente piazzabili sul mercato.

In particolare, Carico è stato chiaramente individuato come l'autore del furto della Fiat Doblò avvenuto il 10 luglio 2020. Le telecamere di sorveglianza mostrano chiaramente una persona a bordo di una Multipla scendere ed avvicinarsi al veicolo, "armeggiare" all'altezza della serratura della sportello lato conducente e dopo circa un minuto salire a bordo. La Multipla era intestata proprio a Luigi Carico, individuato come l'autore di quel furto.

La correlazione con Bursomanno si scopre a seguito delle indagini sul box  situato in via Contessa Sibilla che Carico aveva occupato abusivamente come base logistica per portare e smontare le auto.  Gli investigatori infatti decidono di ispezionare tutti i 15 box del condominio e in quello regolarmente preso in affitto da Bursomanno trovano parti di un'auto rubata trovata nel box di Carico.

 

Il modus operandi

Dopo aver sottratto l'auto, Carico semplicemente la parcheggiava in un luogo diverso, spostandola di tanto in tanto per non destare sospetti.

Poi, quando aveva la richiesta dei pezzi di quella auto specifica, la portava in un garage che aveva occupato abusivamente, la smontava e vendeva tutte le parti di quel veicolo, sia meccaniche che strutturali, su siti di e-commerce. Non aveva nessun timore, infatti rubava le auto senza utilizzare accorgimenti per non farsi riconoscere.

Bursomanno, invece, essendo un meccanico,  poteva riciclare e autoriciclare qualunque pezzo di veicolo che poteva smontare e rimontare senza ausilio da parte di terzi.

I furti e le ricettazioni

A Luigi Carico vengono contestati 4 furti, tutti commessi nel 2020: quello di una Fiat Doblò avvenuto a Lecce il 10 luglio; quello di una Fiat 500 Abarth, avvenuto a Porto Cesareo il 5 agosto; quello di un'Alfa Romeo Giulietta, avvenuto a Porto Cesareo il 2 settembre e quello di un'altra Giulietta avvenuto a Lecce il 31 maggio. Inoltre, gli è stata addebitata la ricettazione dei pezzi di queste auto, ma anche dei pezzi di una Lancia Y rubata nel 2019 a Castrignano del Capo, di una Mito rubata a Spongano e di una Bmw Gs 1200 rubata a Castro. 

Ad Andrea Bursomanno è contestata la ricettazione dei motori e di varie parti di alcune 500, di una Panda e di una delle Giuliette rubate da Carico. L'uomo è indagato anche per "autoriciclaggio" poiché utilizzava parti di auto montandole su altre autovetture che poi rivendeva sui siti internet.

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