Un furto di oltre cento alberi d’ulivo si è verificato nei giorni scorsi in un appezzamento di terreno sulla strada Collepasso-Cutrofiano. Il proprietario della campagna, Pantaleo Gianfreda, che aveva piantato il 21 dicembre scorso piante di Leccino e Favolosa, ha sporto denuncia presso i carabinieri della stazione di Cutrofiano che ora indagano sull’accaduto.
Lo sfogo
«Non bastava la xylella – scrive Gianfreda -. Ora, ad aggravare la situazione delle nostre campagne, ci pensano dei briganti, che in proprio o su commissione, fanno, indisturbati, razzia di piante di nuovi e giovani ulivi. Già intorno alla metà di gennaio mi sono accorto che mi erano stati rubati quattro alberi di carrubo; cinque giorni dopo, il 21 gennaio, mi hanno portato via altri quattro alberi: un azzeruolo giallo e uno rosso, un sorbo e un gelso nero.
Un fenomeno dilagante
C’è da dire però che si tratta dell’ennesima denuncia di un fenomeno ormai dilagante in tutta la regione. A volte i pochi alberi rimasti vengono sfregiati e tagliati “a raso”, sezionati e rivenduti per ricavarne legna a “quattro soldi”. I furti in campagna, negli ultimi mesi, sono entrati a pieno titolo fra i crimini più frequenti del panorama degli illeciti. Crescono in numero esponenziale, infatti, le segnalazioni effettuate alle forze dell’ordine, anche se non tutti comunicano lo scempio subìto.