Trio ufficializza le dimissioni. A Surbo arriva il commissario prefettizio

Trio ufficializza le dimissioni. A Surbo arriva il commissario prefettizio
di Andrea TAFURO
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Venerdì 18 Novembre 2022, 19:19 - Ultimo aggiornamento: 19:20

Trio ufficializza le dimissioni e arriva il commissario prefettizio. Si tratta di Paola Mauro, nominata questa mattina dal prefetto vicario Antonio Giaccari che ha sospeso, in attesa del decreto di scioglimento del Presidente della Repubblica, il Consiglio comunale di Surbo.

Le dimissioni irrevocabili


«La mia esperienza da sindaco finisce qui. È una decisione molto sofferta.

Vorrei dire grazie a tutti i cittadini. Insieme abbiamo instaurato un rapporto straordinario, che mi ha regalato stimoli ed entusiasmo nel servire la comunità di Surbo. È stato un onore essere il vostro sindaco». Ronny Trio affida le motivazioni della decisione di confermare le dimissioni - ormai irrevocabili superati i venti giorni di tempo -  da primo cittadino di Surbo al primo video da ex sindaco pubblicato sui social.


Un messaggio per salutare e fare chiarezza sulle cause che hanno portato alla caduta della maggioranza di governo, dopo due anni di amministrazione. Una crisi profonda ufficializzata lo scorso 27 ottobre, data dell'ultimo consiglio comunale, che ha sancito la frattura interna alla maggioranza dopo il rimpasto delle deleghe in Giunta, voluto dal primo cittadino.

I motivi dietro la scelta

«La crisi nasce - dice Trio - da un malinteso senso della politica o da un non condiviso significato della parola amministrare e servire la città. Ho sempre creduto nella squadra, nel concetto che noi facciamo, non io faccio. È evidente che non avrei preso una così drastica decisione - aggiunge - se non ci fosse stato altro e se non ci fossero state quelle condizioni che, chi parla in politichese, definirebbe di impraticabilità politica ma che poi in realtà significa assenza del senso di squadra e assenza del senso della misura». Ed ancora: «Non c'erano i numeri - prosegue Trio - perché la politica si fa con i numeri, la politica si fa con un gruppo di persone che credono nello stesso progetto. Io non avevo quei numeri anche se qualcuno dirà che questi appoggi erano comunque garantiti e ci sarebbe stata la possibilità di portare avanti il progetto. Non è così: perché per avere quei numeri io avrei dovuto cedere alle richieste di qualcuno e ogni volta sarebbe stato uno stillicidio. Non potevo continuare un'esperienza elemosinando un appoggio da parte di chi era disposto a darmelo ma dietro ricatto politico».
In chiusura di video Trio, ringrazia i componenti della maggioranza, dimenticando i due ex alleati, Martina Gentile e Marco Martella. «Resto sereno e mi auguro che il prossimo che siederà sulla poltrona da sindaco di Surbo lo faccia con amore, rispetto e lealtà verso la città. Io non scappo - conclude - e continuerò a servire il mio paese».

La replica di Gentile


Stringata ma dura la replica a distanza di Martina Gentile. «Se il momento non fosse drammatico ci sarebbe da ridere. Parlare di senso del dovere e di amore per Surbo per poi consegnare la città in mano ai commissari. Qualcuno la smetta di offendere l'intelligenza dei cittadini di Surbo. Caro Ronny Trio, ti aspetto in piazza per un pubblico confronto. A giudicare saranno i cittadini». Divenute quindi irrevocabili le dimissioni del sindaco di Surbo, il prefetto vicario, Antonio Giaccari, ha sospeso, in attesa del decreto di scioglimento di Mattarella, il consiglio comunale e ha nominato il vice prefetto, Paola Mauro, commissario prefettizio.
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