Rogo nella notte a Balloon Party, trovato liquido infiammabile nel locale

Balloon Party in viale Japigia
Balloon Party in viale Japigia
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Sabato 14 Settembre 2019, 11:54
Erano da poco passate le 2 quando le fiamme hanno iniziato a propagarsi all'interno del negozio Balloon Party di viale Japigia. E' il secondo rogo a distanza di pochi mesi (il primo il 21 marzo scorso). I vigili del fuoco intervenuti per spegnere l'incendio hanno dovuto lavorare fino all'alba, ma non hanno potuto evitare i danni ingenti procurati dalle fiamme. 
I danni sono ingenti: in fumo sono finiti migliaia di euro di merce; il negozio, noto in città, vende articoli per feste, comleanni. Mentre si procede alla conda dei danni, gli agenti della sezione volanti, intervenuti sul posto, a seguito di un sopralluogo hanno rinvenuto del liquido infiammabile, confermando così la natura dolosa del rogo.

Il precedente a marzo

Fumo, paura, residenti svegliati nel cuore della notte dall’odore acre del fumo e dal rumore delle sirene che hanno squarciato il silenzio della notte. Tra la mezzanotte e le tre del mattino, i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce hanno lavorato alacremente, con più mezzi sul posto, per spegnere le fiamme che hanno devastato il negozio Balloon Party, che si trova sui viali a poche decine di metri dal comando dei vigili urbani.
Ad accorgersi per primi delle fiamme che divoravano il locale sarebbero stati alcuni passanti, giacché la zona è frequentata anche di notte. Così le telefonate ai numeri d’emergenza sono state numerose. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della sezione Volanti, i colleghi della Scientifica per i rilievi utili a capire la natura del rogo, e due squadre dei vigili del fuoco, che hanno impiegato gran parte della notte prima per spegnere le fiamme, poi per mettere in sicurezza l’edificio.
L’incendio è stato quasi certamente di natura accidentale: non solo non sono state trovate tracce di liquido infiammabile, ma stando a una prima ricostruzione da parte dei tecnici, pare che le prime scintille si sarebbero sviluppate proprio nel quadro elettrico del negozio. Un corto circuito, quindi, avrebbe causato decine di migliaia di euro di danni.
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