Rigenerazione del paesaggio dopo la devastazione xylella: c'è il sì dei sindaci al piano.

Rigenerazione del paesaggio dopo la devastazione xylella: c'è il sì dei sindaci al piano.
di Maurizio TARANTINO
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Domenica 12 Settembre 2021, 12:04 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:50

Il piano di rimboschimento del Salento va avanti. Prime importanti adesioni al progetto del Dajs, il Distretto Agroalimentare Jonico Salentino e della Provincia di Lecce, che in poche settimane hanno già chiamato a raccolta 50 dei 96 Comuni della provincia di Lecce. Adesso tocca ad altre 26 amministrazioni fare il punto della situazione, questa volta a Maglie nell'aula consiliare, a partire dalle 18. A spiegare il variegato Piano di Rigenerazione sostenibile e di riforestazione del territorio saranno il presidente della Provincia, Stefano Minerva, il presidente del Dajs Pantaleo Piccinno, il direttore del Dajs Maurizio Mazzeo insieme al rettore dell'Università del Salento Fabio Pollice, al vice-presidente del Ciheam Teodoro Miano, e a Fabrizio De Castro, coordinatore scientifico del Programma di Rigenerazione Sostenibile.


Il Dajs ha approntato un questionario attraverso il quale le amministrazioni comunali possono dichiarare la propria disponibilità, insieme ai privati, segnalando i terreni da candidare ad azioni di riforestazione. Un primo passo concreto per anticipare quel meccanismo di coinvolgimento tanto auspicato. E proprio da Maglie arrivano le prime adesioni, come annuncia il sindaco, Ernesto Toma: «Abbiamo già individuato alcune zone del nostro agro - dice il primo cittadino - che vogliamo destinare al progetto di rigenerazione.

Considero estremamente importante il lavoro di raccordo che stanno facendo Dajs e Provincia. Domani parteciperò alla riunione assieme ai tecnici comunali: un'opportunità per confrontarsi con tutti i colleghi del comprensorio su questa tematica di stringente attualità. Stiamo nel frattempo verificando che ci siano tutti i requisiti per trasformare le aree individuate in grandi polmoni verdi a beneficio della collettività».

Il progetto di ricerca


Il progetto di ricerca finanziato nell'ambito di un contratto di distretto xylella promosso dal Dajs e finanziato dal Mipaaf, è coordinato dal comitato scientifico del distretto composto da professore Riccardo Valentini (Premio Nobel per la Pace nel 2007), il rettore Fabio Pollice e il professore Teodoro Miano (vicepresidente dell'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari). Oltre a Maglie, saranno quindi presenti domani altri 25 Comuni del Leccese: Bagnolo del Salento, Botrugno, Calimera, Cannole, Carpignano Salentino, Castrignano de' Greci, Corigliano d'Otranto, Cursi, Cutrofiano, Giuggianello, Giurdignano, Martano, Martignano, Melpignano, Minervino di Lecce, Muro Leccese, Otranto, Palmariggi, Sanarica, Scorrano, Sogliano Cavour, Soleto, Sternatia, Uggiano La Chiesa e Zollino.
Intanto c'è preoccupazione da parte degli agricoltori, in sofferenza da anni per la devastazione degli ulivi da parte della xylella, per il mancato utilizzo di tutti i fondi messi a disposizione per la rigenerazione olivicola della Puglia. Si tratta di 134 milioni sul totale delle risorse stanziate che ammontano a 300 milioni complessivi «destinate finora soprattutto alle calamità, mentre - sottolineano da Unaprol - sono rimasti inattuati gli interventi che avrebbero dovuto consentire agli agricoltori di ricominciare a lavorare e a produrre». Secondo il report dello stesso consorzio è stato finanziato il 6% delle istanze di espianto e reimpianto, solo 521 domande e 23 progetti collettivi, per l'esiguità delle risorse pari a 40 milioni di euro a fronte di una richiesta complessiva per 216 milioni di euro. La spesa relativa alla misura Salva Frantoi, invece, ammonta a 6 milioni di euro su una disponibilità complessiva di 35 milioni, a causa dei requisiti di accesso che non consentono alle strutture dismesse, vendute all'estero, di poter ripartire.

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