Rifiuti, caos al quartiere Mazzini: vertice Comune-condomini

Piazza Mazzini
Piazza Mazzini
di Paola ANCORA
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Martedì 14 Giugno 2016, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 14:10
Il servizio di raccolta differenziata “porta a porta” si inceppa al quartiere Mazzini. E nonostante i primi avvisi sull’imminente addio ai cassonetti e sull’avvio del nuovo servizio siano comparsi per le strade già prima del 24 maggio, venti giorni dopo è ancora tutto fermo. Molti cassonetti verdi sono stati eliminati. Molti, ma non tutti. Perché nel frattempo il ritiro dei carrellati e delle pattumelle è andato avanti a rilento e al momento è fermo al 70 per cento. E così, fra incertezze e ritardi, buttare la spazzatura è diventato un problema. Sparite alcune campane destinate a carta, plastica e al vetro, spariti alcuni dei vecchi cassonetti verdi, si è arrivati all’assurdo che in condomini con più scale e ingressi diversi, il servizio è partito per alcuni e non per altri. Le lamentele non mancano di certo: «Metto tutto in macchina - dice una residente della zona - e giro alla ricerca di un cassonetto o una campana dove buttare tutto».
Il problema è sempre lo stesso: l’intero quartiere è costituito da palazzi ed edifici privi di uno spazio comune dove poter sistemare i bidoni. E il capitolato d’appalto prevede che quei bidoni siano tenuti all’interno degli spazi condominiali. Vietato posizionarli sotto i portici, sui marciapiedi e sulla strada, come pure attività commerciali e condomini si ostinano a fare perché non trovano altra soluzione. Così gli uffici dell’assessorato all’Ambiente stanno cercando rimedi caso per caso, con inevitabile allungamento dei tempi. Basti dire che nemmeno la prima proroga concessa a Monteco è stata sufficiente a completare l’avvio del servizio su tutto il territorio comunale che, da capitolato, sarebbe dovuto avvenire entro il 31 dicembre e, poi, entro la primavera.

Oggi la possibilità che il “porta a porta” cominci in piena estate nel quartiere Mazzini è concreta. Quasi inevitabile. E, comunque, il Comune intende mantenere i cassonetti verdi anche quando il servizio sarà attivo in tutta la zona, prevedendo così un “periodo cuscinetto” indispensabile a rodare il funzionamento del “porta a porta”.

Ieri, sul punto, si è tenuta una affollata riunione in Galleria Mazzini fra il dirigente del settore Fernando Bonocuore, il direttore dell’Arca (ex Iacp) Sandra Zappatore e numerosi amministratori di condominio rappresentanti non solo delle palazzine in Galleria, ma anche di diversi edifici che affacciano proprio sulla piazza. «Abbiamo stabilito - spiega l’assessore al ramo, Andrea Guido - che per questi palazzi si provvederà, in deroga al capitolato, a distribuire pattumelle singole per organico e secco, e carrellati comuni da sistemare all’interno degli edifici per rifiuti come plastica e carta», che non emanano cattivi odori. Inoltre, nel quartiere, il ritiro di plastica e carta avverrà due volte la settimana, e non una, e il ritiro delle pattumelle dell’umido verrà fatto, sempre in deroga al capitolato e su espressa richiesta degli amministratori di condominio e degli esercizi commerciali, prima dell’apertura dei negozi della zona, cioè fra le 8 e le 8.30 del mattino.

«Qualsiasi capitolato - dice il dirigente Bonocuore - non può essere infallibile e prima di redigere questo è stata comunque effettuata una mappatura totale del tessuto urbano dalla società Esper (alla quale l’ente ha pagato anni fa una consulenza esterna ndr) e dall’ingegnere Suppressa. Perché il servizio funzioni oggi - conclude - serve la collaborazione dei cittadini». In zona Mazzini, quindi, sarà avviato un servizio misto - kit individuali e carrellati comuni - almeno nelle more della realizzazione di due isole ecologiche, che sorgeranno una proprio nel quartiere e l’altra in piazza Ludovico Ariosto, secondo quanto emerso nel corso del vertice di ieri. «Gli amministratori di condominio - dice il direttore Arca, Zappatore - sono un po’ allarmati e ci hanno chiesto un aiuto. Ora attenderemo la risposta scritta alla nostra richiesta di deroga e, a partire da quel momento, serviranno almeno 15 giorni perché gli amministratori convochino le assemblee di condominio e preparino gli inquilini. L’augurio è che il servizio parta prima che si arrivi al mese di agosto». Rischio concreto, visto che, come spiega il responsabile dell’esecuzione del contratto Lillino Gorgoni, «ci sono solo due ispettori ambientali addetti ai sopralluoghi nei condomini e molti palazzi nemmeno ci consegnano le planimetrie richieste per capire chi ha spazio per sistemare i carrellati e chi non ne ha. Per chiudere questa fase ci vorranno almeno altri 15 giorni».
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