Comuni “Ricicloni”, ristoro da un milione di euro per i 63 più virtuosi: differenziare conviene

Comuni “Ricicloni”, ristoro da un milione di euro per i 63 più virtuosi: differenziare conviene
di Paola COLACI
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Mercoledì 18 Dicembre 2019, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 11:16
Un milione di euro di ristoro sull'Ecotassa per i comuni pugliesi che tra il 2018 e il 2019 hanno centrato l'obiettivo del 65% di raccolta differenziata. Ma anche un contributo da 3 milioni di euro già liquidato alle amministrazioni comunali per risarcirle dei costi sostenuti nei mesi estivi per spedire la frazione umida al Nord e fuori regione, dopo la chiusura anticipata degli impianti di compostaggio di Ginosa e Lucera.

Ad annunciarlo, nella giornata di ieri, è stata Fiorenza Pascazio, sindaca di Bitetto e delegata Anci Puglia ambiente e rifiuti intervenuta a Bari alla XII edizione di Comuni Ricicloni Puglia, iniziativa promossa da Legambiente Puglia, e patrocinata dalla Regione ma anche dalla stessa Associazione nazionale Comuni Italiani. «Entro l'anno sarà confermata la devoluzione del Fondo perequativo Ecotassa, grazie al quale i comuni virtuosi avranno il ristoro del maggior costo derivante dall'applicazione nazionale del tributo» ha fatto sapere la Pascazio nelle scorse ore. Dunque, una buona notizia per le migliaia di cittadini pugliesi sempre più impegnati a differenziare e per i comuni al lavoro per il porta a porta.

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Se in tutta la regione le percentuali di raccolta differenziata continuano a crescere, tuttavia, le imposte a carico dei contribuenti non diminuiscono. Anzi. Da una parte la Tari continua a subire aumenti, dall'altra l'ipotesi di pagare l'Ecotassa nei mesi scorsi aveva scatenato la rivolte dei 97 comuni della provincia di Lecce. Ma entro la fine dell'anno nelle casse di 63 comuni virtuosi sul fronte della differenziata arriverà la cifra complessiva di un milione di euro. «Risorse che verranno ripartite in base al numero degli abitanti e alle percentuali di differenziata raggiunte da ogni singola amministrazione fa sapere ancora la delegata Anci che fungeranno da ristoro ai Comuni per le somme impegnate attraverso i Pes».

Ma non è tutto. «La Regione ha già devoluto e liquidato il Fondo per il contenimento maggiori costi derivanti da migrazione Forsu fuori regione, a causa della situazione emergenziale della scorsa estate» aggiunge la Pascazio. Si tratta dei 3 milioni di euro liquidati dalla Giunta regionale a favore di quei comuni che durante l'estate erano stati costretti a farsi carico di costi maggiori per spedire la frazione umida fuori regione dopo la chiusura degli impianti di compostaggio pugliesi di Ginosa e Lucera. E tra questi ce ne sono anche molti della provinci di Lecce.

E a proposito di chiusura del ciclo dei rifiuti e impiantisica sul territorio regionale, a fare il punto sui nuovi centri di trattamento dei rifiuti in Puglia è il direttore dell'Ager Gianfranco Grandaliano. «Il cammino della Puglia verso un futuro a trazione virtuosa nella gestione del ciclo dei rifiuti continua nella direzione giusta - ha sottolineato Grandaliano a margine della premiazione dei Comuni Ricicloni - e i 155 milioni di euro di fondi investiti dalla Regione Puglia stanno prendendo forma. Nel primo semestre del prossimo anno andrà in esercizio l'impianto di compostaggio di Bari, mentre la progettazione di altri due impianti a Foggia e Brindisi verrà completata entro fine gennaio. In fase di progettazione sono, inoltre, anche un impianto di trattamento carta a Ugento, della plastica a Monte Sant'Angelo, di rifiuti da spazzamento stradale a Statte, senza dimenticare l'impianto che sorgerà nel sito ex Om, che sarà punto di riferimento in particolare nel trattamento vetro».

Un lavoro in sinergia, ovviamente. Da qui l'invito ai sindaci dell'assessore regionale all'Ambiente, Gianni Stea: «La Regione Puglia sta puntando alla realizzazione di impianti pubblici per raggiungere l'obiettivo della chiusura del ciclo dei rifiuti a cui tutti aspiriamo. Ma per questo non bisogna avere paura di ospitare gli impianti. Mi sono impegnato personalmente al fine di inserire nel nuovo piano dei rifiuti alcune garanzie per i territori su cui sono previste le localizzazioni: royalty ai Comuni che ospitano gli impianti, una distanza dell'impianto di 2,5 km dal perimetro della città, l'autosufficienza con un sito di trasferenza per ogni provincia».

Dello stesso avviso anche il governatore di Puglia Michele Emiliano: «Ora bisogna accelerare sugli impianti che, in sinergia con i sindaci e grazie alla collaborazione tra Regione, Ager e Legambiente, abbiamo voluto a gestione pubblica, Così chiuderemo in maniera virtuosa il ciclo dei rifiuti, affinché gli stessi non rappresentino più un problema, ma diventino una risorsa per la Puglia».
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