Ricatto a luci rosse, indagato per estorsione
l'ex marito di “Fragolina”

Ricatto a luci rosse, indagato per estorsione l'ex marito di “Fragolina”
di Erasmo MARINAZZO
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Lunedì 15 Febbraio 2016, 10:05 - Ultimo aggiornamento: 17:35
I dvd a luci rosse lasciati nella cassetta della posta della ex moglie come a ricordarle di avere a disposizione gli originali di quei filmati in cui l’ha ritratta con altri uomini.
Dvd finiti nel fascicolo dell’inchiesta del pubblico ministero Carmen Ruggiero e dei carabinieri della stazione di Trepuzzi che, insieme alle minacce, hanno fatto ravvisare l’ipotesi di reato di estorsione. “Fragolina38”, insomma, sarebbe stata ricattata dall’ex consorte in quel turbinio di iniziative per cercare sia di convincerla a tornare sotto lo stesso tetto coniugale, ma anche per sfogare la rabbia nata dalla convinzione che in uno dei tanti incontri nei panni di una escort, la moglie si sarebbe innamorata di un altro.
E’ una storia che risale e quasi due anni fa ma che è diventata nuovamente attuale dopo che su un profilo di Facebook, quasi certamente falso, sono comparsi qualche giorno fa i nomi dei clienti di “Fragolina38”.

Le prime denunce stanno stanno arrivando e si andranno ad aggiungere anche l’imputazione di diffamazione a quelle sì di estorsione, ma anche di lesioni, danneggiamento, sfruttamento ed induzione alla prostituzione, nonché di atti persecutori conosciuti meglio come stalking.
Il quadro sembra ormai chiaro dopo la denuncia presentata dalla donna con l’avvocato Angelo Miglietta e le perquisizioni con il sequestro del computer e del telefono cellulare dell’indagato, assistito dall’avvocato Andrea Capone. Da quell’accordo che aveva stabilito i ruoli con il marito voyeur con smartphone in funzione telecamera, lei escort a tariffa popolare di 100 euro e protagonisti di incontri concordati sul web, alla rottura.
La donna si è rivolta all’autorità giudiziaria sostenendo di non riuscire più a sostenere quella vita che le avrebbe imposto il coniuge. Lo ha definito un aguzzino, anche per la caparbia con cui avrebbe cercato di farla tornare sui suoi passi: litigi continui, seguiti poi anche al danneggiamento della nuova casa dove la ex andò a vivere. Ed anche i suoi vestititi ridotti in brandelli.
Le manie di quest’uomo - se tali saranno dimostrate poi nel processo - sarebbero arrivate anche a voler conoscere gli spostamenti della donna con cui aveva sì creato una famiglia ma anche una società a nero per fare denaro con il suo corpo e le sue prestazioni sessuali: è accusato di aver installato un gps sotto la sua macchina.

Indagini sul fake creato ad hoc. Gli inquirenti stanno ora cercando di stabilire se sia stato lo stesso indagato a creare il falso profilo di Facebook per mettere alla berlina sia lei che alcuni dei clienti. Fra questi anche l’uomo di cui si sarebbe innamorata in uno di quegli incontri a luci rosse.
Storie come queste si sono ricorse spesso nei paesi del Salento. La gran parte sono risultate poi inventate dal passa parola e dal pettegolezzo. Questa invece è vera: ci sono i filmati. Ed un’inchiesta penale sta mettendo nero su bianco i fatti ed i nomi delle persone.
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