Riaperto il Lecce-Lepore: abilitato per piccoli voli turistici

Riaperto il Lecce-Lepore: abilitato per piccoli voli turistici
di Salvatore Sergio COSTA
3 Minuti di Lettura
Domenica 8 Settembre 2019, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 09:11
Bentornato Lecce-Lepore. Lo storico aeroporto a metà strada tra il capoluogo salentino e Vernole, a due passi dalla marina di San Cataldo, riapre ai piccoli voli turistici. Per ora.
E già, perché allo studio c'è di fatto un progetto per ampliare la pista di decollo ed atterraggio portandola ad una lunghezza di circa un chilometro e mezzo, contro gli attuali mille metri circa (seicento circa quelli utilizzati in fase di decollo ed atterraggio dagli aerei turistici). E le prospettive potrebbero cambiare, sotto tutti gli aspetti, non solo quelli del turismo anche di élite, ma anche dell'organizzazione di eventi di un certo spessore, come concerti ed altre manifestazioni. Ma andiamo con ordine.

Le porte dell'aeroporto Lecce-Lepore, che fa capo alla società Fly Mediterranea, si sono riaperte lo scorso 15 giugno con il via libera da parte dell'Enac. Da allora e sino ad oggi atterraggi e decolli di piccoli aerei da turismo, come quelli che ieri ha potuto vedere da vicino il sindaco di Lecce Carlo Salvemini inviato dal presidente di Fly Mediterranea Carlo Petrella e dal progettista Gianni Cantatore.

«É un'infrastruttura che offre grandi potenzialità dal punto di vista turistico e sulla quali riponiamo grande attenzione come amministrazione», ha dichiarato il primo cittadino leccese. E di grandi potenzialità ha parlato anche il progettista della struttura, l'architetto Cantatore, che ha seguito passo dopo passo tutta la fase progettuale che ha poi portato l'Enac a dare parere favorevole per la riapertura dell'aeroporto: «Lecce-Lepore è un aeroporto a tutti gli effetti e come tale può rappresentare un'opportunità di crescita per tutto il territorio. Al momento possono atterrare aeromobili che non superano i 5600 chili, abilitati al trasporto di 8/9 passeggeri; abbiamo in progetto di allargare la pista, portandola a 1500 metri e le cose potrebbero cambiare ha sottolineato - puntando sicuramente ad un turismo di élite. Basti pensare a tutti quei personaggi facoltosi che hanno un aereo personale e che potrebbero fare scalo qui al Lecce-Lepore, senza dover fare scalo a Brindisi o a Bari».

C'è uno studio di fattibilità e ci sono anche le potenzialità per coinvolgere altri soggetti e per fare dell'aeroporto Lecce-Lepore un punto di riferimento del turismo aereo. E non solo. «Con una superficie così ampia ha poi aggiunto l'architetto Cantatore - si potrebbe pensare ad altri tipi di utilizzo, come ad esempio come contenitore per ospitare concerti di un certo rilievo». Sulla riapertura del Lecce-Lepore è intervenuta anche Loredana Capone, assessore regionale all'Industria culturale e al Turismo: «Cogliamo con molto interesse la riapertura dell'aeroporto turistico Lecce- Lepore, che si dimostra come un riferimento interessante per ampliare l'offerta turistica nel Salento, oltre che come contenitore per diverse tipologie di attività ed eventi, come già sottolineato dalla proprietà. Seguiremo attentamente gli sviluppi dell'investimento - ha aggiunto - nella convinzione che l'ampliamento della dotazione infrastrutturale, col contributo dei privati, sia di grande beneficio al sistema turistico».

A breve intanto, per brindare alla riapertura del Lecce-Lepore si dovrebbe svolgere una Giornata dell'aria proprio all'interno dell'aeroporto. Una ulteriore occasione per far conoscere ai leccesi ed ai salentini lo storico aeroporto, tornato finalmente a vedere atterrare e decollare piccoli aerei da turismo. Tra le intenzioni, come detto dai responsabili della struttura che fa capo a Fly Mediterranea, anche quella di creare una scuola di volo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA