Statale 275 sul tavolo del prefetto. Palese: "Intervenga Renzi"

La statale 275 Maglie Leuca
La statale 275 Maglie Leuca
di Paola ANCORA
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Sabato 14 Maggio 2016, 06:42 - Ultimo aggiornamento: 18:15

Dopo il nodo Regionale 8, sulla scrivania del prefetto Claudio Palomba arriverà anche la questione della statale 275 Maglie-Leuca. «A seguire - dice Palomba - ci occuperemo anche di quell’opera, per un motivo molto semplice», che ha a che fare con lo sviluppo, con il turismo e con l’opera di mediazione e sollecitazione che il prefetto conduce da tempo, su più tavoli, per dare una scossa al Salento, imbrigliato da tempo nelle maglie strette del campanilismo più sfrenato, della burocrazia e della mala politica. Un territorio le cui principali vie per il mare sono cantieri fermi da anni o progetti in attesa di essere cantierizzati da decenni. Si pensi alla Regionale 8, che collega Lecce alla costa di San Foca e che da anni è un percorso a ostacoli per via dei lavori, partiti e poi bloccati dai ricorsi. Si pensi alla Maglie-Otranto, anche quella cantiere da anni, lungo la quale le code, in estate, sono chilometriche. E poi la 275, che da Maglie porta a Leuca e che è stata fino a oggi soltanto materia di contenzioso amministrativo, di inchieste penali e della Corte dei Conti.
 
«Oggi - spiega il prefetto Palomba - la Puglia ha disponibilità di risorse e opere ferme. E uno dei problemi evidenziati da anni è che questo territorio non ha collegamenti stradali e ferroviari adeguati. Siamo nella top ten del turismo, dobbiamo essere ai primi posti anche per i trasporti e i collegamenti. Per questo mi interesserò della 275 e mi auguro che quanto prima si possa raggiungere Lecce con il Frecciarossa».
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha legittimato il ricorso all’annullamento in autotutela dell’iniziale aggiudicazione e del contratto firmato da Anas con Consorzio Cooperative Costruzioni, Igeco e Aleandri, la questione 275 è ferma sul tavolo di Anas. Che, secondo i giudici, dovrà motivare meglio il provvedimento di annullamento in autotutela, valutando in maniera più approfondita pro e contro, esaminando tempi di esecuzione, spese da sostenere e affidabilità delle imprese in campo.
Se Anas confermasse l’aggiudicazione a Matarrese-Palumbo, come è stato richiesto con apposita istanza dal legale delle due imprese Pietro Quinto, allora si troverebbe a fare i conti con una probabile prosecuzione del contenzioso e con una richiesta di risarcimento danni da parte di Ccc-Igeco-Aleandri. Se, invece, tornasse sui suoi passi, dovrebbe pagare 10 milioni di risarcimento a Matarrese-Palumbo, che sempre tramite Quinto si sono riservate di portare poi gli atti in Procura, alla luce delle “macroscopiche illegittimità” compiute nel corso della gara ed evidenziate in passato proprio dai giudici del Consiglio di Stato
Anas, dunque, prende tempo. Contattata, non ha dato alcuna delucidazione sui tempi di una eventuale decisione. E torna a farsi sentire il parlamentare di Conservatori e Riformisti, Rocco Palese, vice presidente della commissione Bilancio della Camera. Palese chiede un intervento del Governo. «I contenziosi amministrativi che da anni impediscono l’avvio dei lavori di raddoppio e messa in sicurezza della strada statale 275 Maglie-Leuca - dice Palese - probabilmente continueranno all’infinito, ma ora anche il Consiglio di Stato ha detto all’Anas di affidare i lavori. Ai salentini e ai pugliesi non interessa minimamente chi li farà, ma ora è arrivato il momento di mettere un punto a questo scandalo: l’Anas si assuma le proprie responsabilità e affidi i lavori facendo aprire i cantieri di un’opera attesa da oltre 20 anni, interamente finanziata da oltre 12 anni e per la quale rischiamo di perdere quasi 300 milioni di euro».
Palese chiede l’intervento del premier Matteo Renzi: «Faccia - continua il deputato - quel che il prefetto di Lecce sta facendo per far partire i lavori sulla Regionale 8: intervenga e faccia da mediatore, si assuma anche lui le proprie responsabilità e tuteli l’interesse dello Stato a non perdere i soldi e il diritto alla vita e alla sicurezza delle migliaia di cittadini che ogni giorno percorrono quella statale della morte.

Il nostro - tuona Palese - è l’unico Paese in cui se sbagliano i cittadini vengono puniti e costretti a pagare dallo Stato e se sbagliano lo Stato e le istituzioni non paga nessuno se non, sempre, gli incolpevoli cittadini e in questo caso anche lo sviluppo economico e turistico di un intero territorio, quello del basso Salento».

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