Referendum sulla Ztl: firmano anche i consiglieri di maggioranza

Auto nel centro storico
Auto nel centro storico
di Francesca SOZZO
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Martedì 7 Giugno 2016, 06:04 - Ultimo aggiornamento: 17:17
Ed ora anche la maggioranza di Palazzo Carafa firma per il referendum sulla Ztl. Sono infatti tre i presidenti di commissione che hanno detto sì: il fittiano Fiorino Greco (Ambiente), il forzista Vittorio Solero (presidente della commissione Traffico) e Roberto Martella (Lecce 2017) presidente della commissione Cultura. E potrebbero essere solo i primi ad aver sottoscritto l’adesione al comitato “Decidi tu!” che chiede l’allargamento della zona a traffico limitato h24 e per tutti i giorni della settimana. Un obiettivo che viene portato avanti dal comitato composto ormai da quasi venti associazioni.
 
«Ho sottoscritto coscientemente l’adesione», ha commentato Martella convinto, come i rappresentanti del comitato, che questa sia l’unica strada percorribile per rendere Lecce una città vivibile con un’alta qualità della vita. «Siamo in fondo alle classifiche per la qualità della vita - ha commentato Ernesto Mola del Forum La Salute in tutte le politiche - Abbiamo il problema dei parcheggi, del traffico, della mobilità e dei trasporti e delle piste ciclabili che non sono adeguate alla mobilità alternativa».
Due mesi di tempo per raggiungere le tremila firme che porteranno al referendum propositivo per l’allargamento della ztl da tenersi a ottobre insieme al referendum costituzionale proposto dal governo. Oltre 3mila sì possibili grazie ai leccesi che hanno ben compreso che i «tempi sono maturi. Probabilmente l’amministrazione non sta comprendendo bene ciò che sta accadendo e soprattutto la voglia da parte della cittadinanza di essere ascoltata e di essere partecipe alle scelte di governo». Chiudere il centro alle auto significa tenere a cuore anche la propria salute. «Ridurre gli inquinanti ambientali, come le polveri sottili che favoriscono una serie di malattie e combattere la sedentarietà causa anch’essa di gravi malattie come il colesterolo», ha sottolineato Mola. E dunque chiudere il centro significa anche “costringere” la gente a muoversi, utilizzare la bicicletta o camminare a piedi. Solo vantaggi dunque dalla riduzione del traffico in città garantendo ovviamente l’accesso al centro storico da parte dei residenti «La gente vuole voltare pagina - ha commentato Mola - e non in senso amministrativo, ma significa pretendere dall’amministrazione scelte coraggiose». A firmare sono stati i leccesi che abiatno in tutte le zone della città, anche nelle marine mentre sono rimasti fuori coloro che abitano nei comuni dell’hiterland «che non hanno potuto dire la loro ma che frequentano la città sia per lavoro che nel fine settimana per svago». Cosa accadrà ora? «Contiamo entro domani di portare le firme al segretario comunale per far partire l’iter burocratico - prosegue Mola - Noi abbiamo abbattuto i tempi raggiungendo il numero delle firme in due mesi e non in tre al fine di abbinare il referendum con quello costituzionale e contiamo che anche la commissione che deve procedere alla verifica del quesito e alla regolarità delle firme riesca a ridurre i tempi». Obiettivo referendum fino alla fine? «No. Se l’amministrazione comunale decidesse di cogliere questa opportunità e prende la decisione di chiudere il centro senza arrivare al referendum, per noi va bene», commenta Mola convinto che tuttavia «il quorum, in caso di referendum, sarà raggiunto eccome».
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