Dal più ricco al più povero: ecco i conti in tasca agli amministratori di Lecce

Palazzo Carafa
Palazzo Carafa
di Paola ANCORA
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Venerdì 1 Dicembre 2017, 08:57 - Ultimo aggiornamento: 11:50
In Comune si favoleggia che fosse sempre lui, al termine di riunioni e incontri, a offrire dolci e aperitivi. E oggi, come ieri, a vestire i panni di un inedito Paperon de’ Paperoni generoso a Palazzo Carafa (l’originale era, infatti, estremamente tirchio) resta lui: l’imprenditore Michele Giordano. Con un reddito complessivo lordo di 215.373 euro (e oltre 70mila euro di tasse pagate al Fisco), il capogruppo di Fratelli d’Italia stacca di qualche lunghezza il secondo classificato, in quanto a redditi, cioè Marco Nuzzaci, capogruppo dell’Udc, che nel 2016 ha dichiarato 188.777 euro, sempre lordi. Professionista della sanità e argento nella classifica generale dei più ricchi, Nuzzaci conquista però l’oro in quella parziale della coalizione di governo del sindaco Carlo Salvemini. Giunta compresa.
Tornando alla hit generale, il terzo posto spetta allo specialista in Otorinolaringoiatria Silvano Vitale, eletto con Un’Altra Lecce (124.900 euro), seguito dall’ex presidente della Provincia ed ex parlamentare, oggi consigliere del Pd: l’avvocato Lorenzo Ria, con 97.741 euro.
Quinta postazione per l’assessore più facoltoso, anche lui specialista in Otorinolaringoiatria: Saverio Citraro, esponente de La Puglia in Più, con 92.083 euro all’anno. Seguono, l’altro ex componente della Camera dei Deputati, il Pd Antonio Rotundo, con 89.911 euro e il consigliere di opposizione, eletto con La Puglia prima di Tutto, Bernardo Monticelli Cuggiò (88.366 euro): è lui il secondo più ricco nel centrodestra, per quanto all’appello manchino i redditi dell’allora candidato sindaco, oggi capo della minoranza e giornalista Rai, Mauro Giliberti. La pagina on line dedicata infatti alle dichiarazioni patrimoniali degli amministratori non è ancora completa e, come per Giliberti, non sono ancora disponibili le informazioni reddituali dell’assessore alla Cultura e bibliotecaria Antonella Agnoli.
Ottavo è l’assessore alla Polizia municipale Sergio Signore, con 78.062 euro. Subito dietro, due avvocati: l’ex vicesindaco, oggi consigliere di minoranza nel gruppo misto, l’avvocato Gaetano Messuti (77.368 euro) e l’assessore all’Ambiente Carlo Mignone (75.604 euro). In undicesima posizione, la prima delle donne: la consigliera del Pd, Paola Leucci, medico (74.188 euro).
Se la sfida politica, fra i due, resta ancora aperta fra risentimenti, veleni e rese dei conti che verranno, per il momento a vincere la “partita dei redditi” - fra l’attuale vicesindaco Alessandro Delli Noci e l’ex primo cittadino, oggi capogruppo di Direzione Italia, Paolo Perrone - è il primo. Delli Noci, infatti, ha dichiarato un reddito 2016 pari a 72.289 euro. Perrone, invece, di 69.412 euro. Tallonato, peraltro, dal capogruppo di Lecce Città Pubblica, Gabriele Molendini: per lui, un reddito di 63.214 euro annui.
Subito dopo il neo consigliere di centrosinistra - che di professione è funzionario di banca - troviamo la seconda fra le donne, la docente universitaria e assessore alla Pubblica istruzione, Patrizia Guida (48.628 euro). I consiglieri di minoranza Andrea Guido, Luca Pasqualini (entrambi di Direzione Italia) e Luciano Battista (dipendente Asl di Forza Italia) si piazzano a mezza classifica con 42.013, 41.647 e 41.647 euro rispettivamente, redditi maturati quando ricoprivano l’incarico di assessori della Giunta Perrone.
Diciannovesimo il sindaco in carica, Carlo Salvemini, presidente di una cooperativa che si occupa di editoria scolastica, con un reddito di 40.081 euro, seguito in classifica dal consigliere anziano dell’Assemblea, il “senatore” del Pd Antonio Torricelli, con 39.661 euro. Dipendente della Cnh, Massimo Fragola, capogruppo di Andare Oltre, ha dichiarato un reddito di 35.168 euro, mentre la presidente del Consiglio Paola Povero, da anni colonna del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Fazzi, ha chiuso il 2016 con 33.248 euro di reddito lordo.
L’assessore di Lecce Città Pubblica, Silvia Miglietta, nel management di Mercatone Uno, ha dichiarato un reddito di 27.395 euro. A seguire il consigliere Ermenegildo De Giovanni (Cambiamo Lecce, 24.965 euro); l’avvocato di Lcp, Cosimo Murri Dello Diago (24.094 euro); l’avvocato Alberto Russi, eletto con Grande Lecce, (21.573 euro); la consigliera di Lcp, Natasha Mariano Mariano (19.936 euro).
Il consigliere de La Puglia in Più, Giuseppe Bianco, ha chiuso l’anno con 18.972 euro, poco più di quanto dichiarato dal coordinatore provinciale e capogruppo di Forza Italia in Consiglio, Paride Mazzotta, classe 1989, “fermo” a 18.816 euro.
Il titolare dell’Urban Cafè, Marco De Matteis, di Sveglia Lecce, ha dichiarato 18.109 euro annui, superando di poco l’assessore alle Attività produttive, Paolo Foresio (18.047 euro) e l’avvocato in quota Pd Giovanni Castoro (17.774). Reddito di 16.280 euro per l’imprenditore del Movimento Cinque Stelle Fabio Valente, mentre il più giovane fra i legali è anche il meno ricco: il consigliere Pierpaolo Patti di Lecce Città Pubblica (13.928 euro).
A seguire Marco Giannotta (Un’Altra Lecce, 4.856 euro); il capogruppo di Grande Lecce Antonio Finamore (1.664 euro), l’assessore all’Urbanistica Rita Miglietta (1.133 euro) e la “Cenerentola” dell’assemblea, la consigliere di Una Buona Storia per Lecce, Angela Maria Spagnolo, con 381 euro.
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