Dal collegamento con l'aeroporto di Brindisi all'ospedale: otto progetti e 690 milioni del Recovery fund per il Salento. Il piano regionale

Dal collegamento con l'aeroporto di Brindisi all'ospedale: otto progetti e 690 milioni del Recovery fund per il Salento. Il piano regionale
di Pierpaolo SPADA
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Martedì 16 Febbraio 2021, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 08:52

La Regione candida per il Recovery fund 167 progetti per 19,7 miliardi di euro. E di questi 8 parlano espressamente di Salento, per 690 milioni di euro. Come già affermato dal governatore Michele Emiliano, si tratta di una bozza aperta a modifiche. Gran parte dei progetti non è calibrato sui singoli territori bensì sull'intera Puglia. Questo vuol dire che non sono soltanto 8 i progetti con potenziale ricaduta diretta sul Salento. Pensiamo ad esempio al collegamento ferroviario con l'aeroporto di Brindisi: un'opera strettamente funzionale anche alla provincia di Lecce; oppure al miliardo di euro che la Regione chiede per la realizzazione di progetti strategici nei comparti farmaceutico, agroalimentare, automotive, aerospazio, logistica e Ict.
O ancora, ai 200 milioni di euro per la digitalizzazione dei contenuti culturali, realizzazione di un centro di restauro del patrimonio archeologico e storico-artistico e costruzione degli Archivi viventi. Il primo investimento incluso nella bozza direttamente connesso al Salento riguarda gli interventi di potenziamento e messa in sicurezza della rete ferroviaria di ferrovie del Sud Est.


La Regione chiede 345 milioni di euro per potenziare l'armamento ferroviario, elettrificare le linee, completare l'installazione del sistema di sicurezza Scmt (sistema di Controllo Marcia del Treno) e segnalamento, migliorare la sicurezza ferroviaria (con l'eliminazione di passaggi a livello e opere sostitutive) e attivare scambio intermodale tra ferro e gomma in corrispondenza di nodi quali potenziali hub intermodali. Le opere previste riguardano il territorio compreso tra Lecce e Bari, attraverso i comuni di Noicattaro, Conversano, Taranto, Maglie, Otranto, Gagliano del Capo e Valle d'Itria. Se n'è parlato molto di recente: è anche alla metropolitana di superficie Gagliano del Capo-Martina Franca che l'investimento fa riferimento. Dotati del sistema Scmt, i treni elettrici potranno oltrepassare i 50 km/h. Il completamento dell'intero intervento è previsto nel 2023.
Il secondo investimento riguarda, invece, interventi di adeguamento e messa in sicurezza della rete stradale regionale. Qui l'indicazione è piuttosto generica.

La Regione chiede 456,8 milioni di euro per progetti che prevedono l'adeguamento agli standard normativi con riferimento alle caratteristiche geometriche delle infrastrutture stradali in particolare nei territori dei comuni della provincia di Taranto e Lecce perseguendo tra gli altri l'obiettivo di riduzione dei tempi di percorrenza e miglioramento degli standard di sicurezza stradale con decongestionamento dei centri abitati. L'arco temporale per l'esecuzione dell'investimento è biennale: 2021-2023.


Con altri 171,5 milioni di euro, invece, la Regione vorrebbe realizzare entro il 2024 la Ciclovia adriatica dal Gargano a Santa Maria di Leuca e la Ciclovia dell'Acquedotto pugliese dal confine con la Basilicata fino a Santa Maria di Leuca. Dieci milioni di euro, poi, sono stati riservati agli studenti che hanno scelto l'Università del Salento: entro il 2023 dovrebbero godere di una nuova residenza urbana. A tal fine, il finanziamento richiesto è funzionale all'acquisto e alla ristrutturazione dell'ex caserma Cimmarrusti nel centro di Lecce.
Spazio alla ricerca, con la costruzione di un centro interdipartimentale dell'Università del Salento denominato I-STORE principalmente focalizzato su attività di ricerca e sviluppo delle tecnologie abilitanti l'Internet Of Things per la creazione e sperimentazione di innovativi sistemi a supporto degli ambienti intelligenti, sicuri e sostenibili. Al progetto è connessa anche l'attivazione di 16 dottorati di ricerca per annualità. Per realizzare questo progetto entro i prossimi 5 anni (2026) la Regione chiede 5 milioni di euro.


Gli ultimi due progetti in elenco sono i più consistenti per il Salento. Il primo concerne la creazione di un Polo Pediatrico all'ospedale Vito Fazzi di Lecce, che diventerà il punto di riferimento per le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Costo dell'operazione: 50 milioni di euro. Chiusura lavori entro il 2023. Il secondo, invece, assai più robusto economicamente - 108 milioni di euro -, consiste nella realizzazione entro il 2025 di un hub traslazionale su agrifood/Healt e Green Chemistry della Asl di Lecce. Come il piano recita: Sviluppare l'impresa tecnologica di ricerca nel settore biomedicale mediante la creazione di un innovativo sistema di accelerazione.

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