Rave party nelle campagne: blitz dei carabinieri, 5 denunce

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Mercoledì 23 Gennaio 2019, 16:16
di Claudio TADICINI
I carabinieri irrompono nel vecchio capannone e rovinano la serata musicale, organizzata con locandine e tam-tam sui social network ma decisamente sprovvista dell'autorizzazione del sindaco e della dichiarazione di agibilità, obbligatorie per garantire la sicurezza dei partecipanti e prevenire che altri eventi sfocino in tragedia, come avvenuto agli inizi del dicembre scorso a Corinaldo, in provincia di Ancona, in occasione del concerto di un giovane rapper di fama nazionale.
Il blitz, dunque, è stato eseguito nel corso di un rave party, nella notte tra sabato e domenica scorsi, dai carabinieri della stazione di Muro Leccese ed ha portato alla denuncia di cinque giovani, residenti tra Poggiardo e Spongano, ritenuti dai militari gli organizzatori dell'evento, che ora dovranno rispondere dell'accusa di esercizio abusivo di pubblico spettacolo o intrattenimento in locali pubblici e/o aperti al pubblico privi di agibilità.
L'intervento degli uomini dell'Arma è scattato attorno alla mezzanotte ed ha interrotto praticamente sul nascere la serata musicale; l'evento in questione - denominato Shake down party Chapter 3 - era stato organizzato all'interno del capannone Foresta, un magazzino dismesso situato nella zona industriale di Giuggianello.
Una serata all'insegna della musica reggae, sponsorizzata anche su Facebook con una locandina corredata delle indicazioni necessarie per raggiungere il capannone, che nel giro di qualche ora avrebbe certamente richiamato un gran numero di appassionati del genere.
Quando sono scattate le verifiche dei militari, tuttavia, la festa doveva ancora cominciare e, pertanto, erano presenti soltanto una trentina di persone. I controlli dei carabinieri hanno presto consentito di appurare che l'evento, in particolare, era stato organizzato in assenza della licenza del sindaco nonché della dichiarazione di agibilità dei locali in cui si stava svolgendo la serata musicale (in violazione dell'articolo 80 del Tulps, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), che sarebbe dovuta essere preventivamente rilasciata da parte della commissione comunale di vigilanza. Tutte autorizzazioni necessarie per lo svolgimento di un evento del genere.
Riscontrata l'assenza di qualsiasi autorizzazione, pertanto, è stato interrotto il concerto ed i presenti sono stati invitati a tornarsene a casa. I militari, in meno di 48 ore dal blitz, sono riusciti a risalire ai presunti organizzatori dell'evento musicale non autorizzato: si tratta di A.R., C.S. ed R.R., tutti residenti a Poggiardo, rispettivamente di 28, 24 e 30 anni, nonché di M.L. e di F.A.A., di 25 e 35 anni, entrambi residenti a Spongano.
Tutti e cinque, adesso, rischiano fino a sei mesi di arresto ed un'ammenda non inferiore ai 103 euro.
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