«Mani in alto e dacci i soldi»: a 16 anni rapinano un coetaneo per “scherzo”, ma finiscono denunciati

«Mani in alto e dacci i soldi»: a 16 anni rapinano un coetaneo per “scherzo”, ma finiscono denunciati
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Mercoledì 1 Gennaio 2020, 09:13 - Ultimo aggiornamento: 10:44
Volevano fare uno "scherzo", questa la loro versione, usando una pistola giocattolo e alcuni cappucci per nascondere il volto e, così, rinverdire una tradizione. Ma gli agenti di polizia li hanno denunciati e così per tre minorenni di Nardò, in provincia di Lecce, le cose si sono messe male. 

I tre avrebbero inscenato una rapina, la sera del 28 dicembre, a Nardò. Ma poco dopo il 17enne vittima del colpo si è presentato al commissariato insieme alla madre, spiegando di essere stato rapinato mentre attraversava via Amendola da due giovani incappucciati e armati di pistola. Il ragazzo è stato quindi derubato del portafogli, contenente 20 euro. E, secondo le prime testimonianze raccolte, prima di rivolgersi ai genitori sarebbe anche tornato sul luogo del delitto, ritrovando i due e chiedendo loro di restituirgli il maltolto. 

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Una volta messa in moto la macchina investigativa, i poliziotti hanno appurato che il colpo era stato pianificato da tre ragazzini di 16 anni: due di loro mettevano a segno il colpo, mentre il terzo avrebbe dovuto soccorrere la vittima, un amica, e aiutarla a recuperare la refurtiva. A riscontro di quanto emerso, gli agenti del Commissariato hanno ritrovato in casa dei ragazzini una pistola giocattolo priva di tappo rosso, un passamontagna e uno scaldacollo utilizzati nell’episodio.

Durante le perquisizioni i genitori dei 16enni hanno sostenuto che lo scherzo voleva rinverdire la tradizione di burlarsi di qualcuno nel giorno dei Santissimi Innocenti martiri che ricorre proprio il 28 dicembre. Ma gli agenti, d’intesa con la Procura presso il Tribunale per i Minorenni, non sono stati d'accordo e hanno denunciato i tre giovani per il reato di rapina aggravata in concorso.
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