Migliorano le condizioni del 21enne di Ugento ricoverato nel reparto di rianimazione del “Vito Fazzi” di Lecce, dopo essere stato colpito con un pugno al volto da un amico, pare al culmine di un litigio scoppiato la notte di Capodanno, che ne avrebbe causato la violenta caduta per terra e un secondo colpo al capo nell’impatto col terreno. La vittima, M.S., nelle scorse ore è uscito dal coma, facendo tirare un sospiro di sollievo ai familiari in ansia da settimane. La prognosi tuttavia resta riservata, secondo quanto stabilito dall’equipe medica diretta dal dottore Giuseppe Pulito che ne monitora la situazione. Nelle prossime ore sono previsti ulteriori accertamenti.
Le indagini
Intanto proseguono le indagini degli inquirenti per fare luce sui fatti.
La versione degli avvocati
Questa al momento una delle versioni emerse e finite in mano agli investigatori, che da subito invece hanno scartato l’ipotesi della caduta accidentale. Al setaccio anche gli smartphone e alcuni messaggi che i due ragazzi si sarebbero scambiati nei giorni precedenti. Da chiarire inoltre ci sarebbero altri fattori, come ribadito nei giorni scorsi dall’avvocato Ezio Garzia, legale della famiglia del giovane finito in ospedale. “In tutta questa vicenda potrebbero aver avuto un ruolo vecchi rancori o la gelosia tra l’aggressore e l’aggredito, il che renderebbe la situazione ancora più complessa”. “Rifiutiamo ogni addebito su molestie o abuso di alcool fatte al ragazzo. Al contrario – aggiunge l’avvocato Garzia - ci sono ancora alcuni punti da approfondire e che speriamo di far emergere attraverso il racconto dei testimoni, in particolare ci sarebbe stata la presenza al litigio di un secondo amico che avrebbe tirato uno schiaffo al mio assistito, prima ancora del pugno che lo ha buttato a terra”.