Pugno al volto per gelosia la notte di Capodanno, è uscito dal coma il 21enne ferito

Pugno al volto per gelosia la notte di Capodanno, è uscito dal coma il 21enne ferito
di Andrea TAFURO
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Martedì 17 Gennaio 2023, 19:49

Migliorano le condizioni del 21enne di Ugento ricoverato nel reparto di rianimazione del “Vito Fazzi” di Lecce, dopo essere stato colpito con un pugno al volto da un amico, pare al culmine di un litigio scoppiato la notte di Capodanno, che ne avrebbe causato la violenta caduta per terra e un secondo colpo al capo nell’impatto col terreno. La vittima, M.S., nelle scorse ore è uscito dal coma, facendo tirare un sospiro di sollievo ai familiari in ansia da settimane. La prognosi tuttavia resta riservata, secondo quanto stabilito dall’equipe medica diretta dal dottore Giuseppe Pulito che ne monitora la situazione. Nelle prossime ore sono previsti ulteriori accertamenti.

Le indagini


Intanto proseguono le indagini degli inquirenti per fare luce sui fatti.

L’episodio si è verificato in piena notte, a cavallo tra il 31 dicembre e il primo gennaio, all’esterno di una sala ricevimenti di Ruffano dove i giovani in comitiva avevano trascorso la serata di festa tra musica e drink. Dopo la cena e il classico scambio di auguri, il 21enne, pare in preda agli effetti dell’eccessivo uso di alcool, si sarebbe avvicinato alla fidanzata di un amico e le avrebbe rivolto delle attenzioni particolari (versione contestata dal legale della vittima). Il gesto non sarebbe passato inosservato al fidanzato che avrebbe chiesto “chiarimenti” al coetaneo. E da qui ne sarebbe scaturita prima una lite e poi il pugno in volto a seguito del quale il 21enne di Ugento è stramazzato al suolo sbattendo il capo sull’asfalto.

La versione degli avvocati


Questa al momento una delle versioni emerse e finite in mano agli investigatori, che da subito invece hanno scartato l’ipotesi della caduta accidentale. Al setaccio anche gli smartphone e alcuni messaggi che i due ragazzi si sarebbero scambiati nei giorni precedenti. Da chiarire inoltre ci sarebbero altri fattori, come ribadito nei giorni scorsi dall’avvocato Ezio Garzia, legale della famiglia del giovane finito in ospedale. “In tutta questa vicenda potrebbero aver avuto un ruolo vecchi rancori o la gelosia tra l’aggressore e l’aggredito, il che renderebbe la situazione ancora più complessa”. “Rifiutiamo ogni addebito su molestie o abuso di alcool fatte al ragazzo. Al contrario – aggiunge l’avvocato Garzia - ci sono ancora alcuni punti da approfondire e che speriamo di far emergere attraverso il racconto dei testimoni, in particolare ci sarebbe stata la presenza al litigio di un secondo amico che avrebbe tirato uno schiaffo al mio assistito, prima ancora del pugno che lo ha buttato a terra”.

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