«Abbiamo in ambulanza un paziente positivo al Covid, è accertato. E i nostri operatori sono fuori dall'ospedale Vito Fazzi dalle ore 13.20, perché nessuno, fino a ora, ha saputo dirci dove questa persona avrebbe dovuto essere ricoverata«Purtroppo - prosegue - tanto all'ospedale di Lecce che a Galatina ci hanno detto di non avere più posto». Accade oggi nel Salento e a raccontare l'episodio è un responsabile di postazione 118, che ha chiesto espressamente l'anonimato. Stessa richiesta avanzata dai dirigenti medici ascoltati in proposito: «Il problema - dicono - non sono i posti, ma il fatto di avere una singola ambulanza dotata di attrezzature di biocontenimento, adatta al trasporto di questi pazienti». Che sia un problema di posti o di mezzi, dunque, quel che è certo è che il paziente in attesa oggi in ambulanza - inizialmente portato in Pronto soccorso e poi rimasto fuori in attesa -, «come altri 3 o 4 pazienti positivi» riferiscono i medici, è stato infine ricoverato nel reparto di Malattie infettive alle 16.30.
Che i reparti Covid si vadano riempiendo per l'aumento dei contagiati dal nuovo coronavirus nel Salento e bisognosi di un ricovero, ai quali si sono aggiunti, nei giorni scorsi, quelli provenienti da Bari, dove le strutture ospedaliere sono già in affanno e iniziano a soffrire il picco di positività certificato dai quotidiani bollettini epidemiologici regionali. «Io capisco la difficoltà - ha detto a Quotidiano, nell'attesa del ricovero, il responsabile della postazione 118 - ma deve immaginare che i nostri ragazzi sono a bordo dell'ambulanza con le tute di biocontenimento e le maschere da ore e faticano a respirare, il paziente è nel mezzo, in attesa e solo dopo 4 ore ci hanno comunicato che potrà essere ricoverato non in un reparto dedicato, ma a Malattie infettive quando sarà disponibile l'ambulanza con barella di biocontenimento».
Ed è questa la criticità evidenziata dai medici ospedalieri di Lecce: «Con una sola barella di biocontenimento, quella messa a disposizione da Croce Rossa, il rischio di lunghe attese è più che concreto. E quello che ci auguriamo è che non aumenti il numero di contagiati con problemi respiratori, bisognosi di un ricovero».
Un quadro quanto mai difficile e complicato, che mette a dura prova anche lo spirito di sacrificio e l'abnegazione del personale medico e infermieristico sulle ambulanze e negli ospedali, mentre assunzioni e personale aggiuntivo annunciato nei mesi scorsi ancora non si vedono: il primo bando dovrebbe essere pubblicato nelle prossime settimane.