Numeri ancora alti, sotto alcuni aspetti anche troppo, tali da legittimare le ragioni di chi ritiene necessario il passaggio della Puglia da zona arancione a zona rossa. Nel bollettino regionale non c'è spazio per le buone notizie, a cominciare dai nuovi positivi, che sono 1.234 su 6.228 tamponi, per un rapporto percentuale pari al 19,81%. Un dato che è sì certamente inferiore rispetto alla percentuale-monstre di lunedì (23,6%), ma che comunque rimane tra i più alti di sempre. E tra i nuovi casi positivi di ieri va sicuramente segnalato il dato della provincia di Taranto, con altri 245 contagiati, pari al 20% dei nuovi positivi in Puglia di ieri. Più bassi i dati per la provincia di Lecce con 94 casi e di Brindisi, con 88. Sempre molto alte le cifre della provincia di Bari (495) e di Foggia (182). Completano il quadro regionale i positivi della provincia di Bat (124), sette residenti fuori regione, e un caso di provincia dalla residenza non nota che è stato riclassificato e attribuito.
Preoccupante il trend dei decessi, con il numero di ieri che è uguale a quello di lunedì (36), che a sua volta era tra i più alti dall'inizio della pandemia: stando al bollettino, nelle ultime 24 ore tre morti nella provincia di Brindisi e sei nella provincia di Taranto, ai quali vanno aggiunte 16 vittime di Foggia, otto di Bari, due della Bat, e un residente fuori regione.Tendenza allarmante, soprattutto se si tirano le somme dei bollettini più recenti: in Puglia, negli ultimi quattro giorni, ci sono stati esattamente cento morti. Il numero complessivo delle vittime sale invece a 1.057. Numeri ai quali si aggiungono i tre decessi registrati nella notte al Dea dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce
Oltre 9mila i guariti totali, mentre gli attuali positivi aumentano ancora: adesso sono 26.607. E, dopo l'illusorio calo di domenica, aumentano i ricoverati: secondo il bollettino, ieri altre 20 persone, per un totale di 1.497 che attualmente si trovano in ospedale.
Proprio il tema dell'alta mortalità in Puglia è stata trattata ieri in una nota dal co-presidente del gruppo europeo Ecr-Fratelli d'Italia e consigliere regionale, Raffaele Fitto: «Anche in questa seconda ondata Covid vi è un numero, quello dei deceduti, che, come pugliesi - osserva Fitto -, dovrebbe allarmarci e far aprire una riflessione seria, su base scientifica.
A livello nazionale la curva è sostanzialmente stabile, con un calo dell'indice di trasmissibilità Rt negli ultimi giorni fino al valore di 1,4. Ma questo andamento non significa un automatico miglioramento in termini di impatto sui servizi sanitari: sono infatti in aumento, secondo i dati giornalieri del ministero della Salute, i ricoveri in terapia intensiva, e sale il numero dei morti, pari a 731 nelle ultime 24 ore. L'epidemia nel Paese continui ad avanzare, anche se più lentamente rispetto alle scorse settimane. Dopo il calo del numero di nuovi positivi registrato lunedì - per effetto di un minor numero di tamponi effettuati nel fine settimana - i nuovi casi si sono attestati ieri a 32.191, con 731 decessi (contro i 530 di lunedì) e 120 terapie intensive in più in 24 ore (contro le 70 dell'altroieri). I ricoveri in area medica sono stati invece 538 in 24 ore.
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