Lecce città pubblica difende l'assessore: «Chi la accusa ha portato solo spese»

Lecce città pubblica difende l'assessore: «Chi la accusa ha portato solo spese»
di Matteo CAIONE
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Giovedì 15 Aprile 2021, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 12:34

«Conflitto di interessi? Accuse penose e infondate, sono solo schizzi di fango» che arrivano da chi ha sprecato «un milione e 200mila euro di consulenze sul Pug». Un attacco frontale che, a Palazzo Carafa, porta la firma dei consiglieri di maggioranza Cosimo Murri dello Diago, Natasha Mariano Mariano e Gabriele Molendini. È il gruppo di Lecce Città Pubblica, il movimento del sindaco Carlo Salvemini, ad aprire il fuoco contro i consiglieri di opposizione Adriana Poli Bortone e Gianpaolo Scorrano e a fare quadrato attorno all'assessore all'Urbanistica Rita Miglietta.

L'incarico sul Pug criticato dall'opposizione


Il campo di battaglia è, di nuovo, l'incarico per la supervisione del Piano urbanistico generale che il dirigente del settore ha conferito, con affidamento diretto, all'architetto Annamaria Fabrizia Gagliardi per 76mila euro in tre anni. «Assistiamo in questi giorni - affermano i consiglieri di Lcp - al penoso attacco all'assessore all'urbanistica Miglietta da parte di Scorrano e Poli Bortone.

Accuse di conflitto di interessi che sono inconsistenti e senza il minimo fondamento giuridico, divulgate al solo fine di screditare una assessora preparata, forte e determinata a riuscire laddove tanti hanno fallito negli anni. L'amministrazione sta lavorando per completare il Pug secondo un cronoprogramma trasparente. Aggrapparsi ad ogni passaggio formale con osservazioni infondate, condite da schizzi di fango, per ritardarne il percorso è una strategia da opposizione distruttiva, a cui Scorrano ci ha abituati, che non va nella direzione dell'interesse della città».

L'interrogazione all'assessore Miglietta


Dopo aver indirizzato un'interrogazione all'assessore Miglietta, Poli e Scorrano hanno messo nel mirino i rapporti anche professionali tra l'assessore e la professionista. Per i consiglieri di opposizione, «l'assessora e Gagliardi, che si conoscono fin dagli anni dell'Università, in passato hanno lavorato insieme collaborando a livello professionale in diversi incarichi pubblici»: da qui la denuncia di un conflitto di interessi.
Ora, nel ping-pong al vetriolo, Lcp sposta indietro le lancette della questione. «Ci chiediamo - scrivono Murri dello Diago, Mariano Mariano e Molendini - se il consigliere Scorrano abbia usato lo stesso fervore nel contestare la delibera illegittima del Pug approvata dall'amministrazione di cui faceva parte nel 2017, carente degli studi sulla conformazione idrogeomorfologica della città e dei necessari, per legge, pareri dell'Autorità di Bacino. E se Poli e Scorrano abbiano qualcosa da dichiarare sul totale di un milione e 200mila euro spesi in consulenze per la redazione del Pug dalle loro amministrazioni di centrodestra». I consiglieri di maggioranza ribadiscono poi che «l'incarico affidato dal dirigente del settore all'architetto Gagliardi è incardinato in una procedura trasparente» ed è stato assegnato ad «una professionista di competenza e valore riconosciuti, iscritta in una short list compilata con un avviso pubblico». E che proprio il compenso «ampiamente sotto-soglia ha permesso l'affidamento diretto secondo quelli che sono gli indirizzi e le sensibilità nazionali che vanno nella direzione della velocità e dell'efficienza della pubblica amministrazione».
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