«Pronto, sono Giuseppe Conte»: il premier telefona al 13enne leccese

«Pronto, sono Giuseppe Conte»: il premier telefona al 13enne leccese
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Sabato 30 Marzo 2019, 19:13 - Ultimo aggiornamento: 21:17

LECCE - Papa Francesco ci aveva abituati a questo tipo di chiamate, direttamente in casa dell'interessato. Ma lo stile del premier sembra non avere molto da invidiare al Pontefice. Dopo che il 24 marzo scorso, durante la sua visita a Ecotekne in cui si era fatto notare per aver fatto metà della visita istituzionale con in braccio il gatto Yumi, mascotte del plesso, Conte era stato avvicinata da un ragazzino.
Si trattava di un 13enne con problemi autistici che aveva tentato di consegnargli una lettera per sensibilizzare il governo alle politiche sulla disabilità invitandolo a  "trovare più aiuti per noi e le nostre famiglie". Purtroppo il protocollo della visita non aveva permesso che l'appello arrivasse a destinazione, così alcuni giorni dopo Conte ha deciso di chiamarlo al telefono.
Ieri sera infatti, in casa del ragazzo è arrivata l'inslita chiamata da Palazzo Chigi: «Conte vuole incontrarvi nei prossimi giorni a Roma». A raccontarlo è stato il papà del ragazzo, Massimo. La sua lettera era stata presa in carico dal consigliere regionale del M5S, Antonio Trevisi, che l'ha fatta avere al premier e lui non ha perso tempo dando seguito alla richiesta di attenzione del ragazzo. 

Della vicenda ha parlato anche l'attivista leccese del M5S, Tommaso Prima che oggi in diretta Fc ha voluto ringraziare Trevisi.
 

 

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